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Cronaca
L'appello del Papa ai potenti: "Negoziamo per la pace"
Ieri 14-05-25, 20:43
AGI - "I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano, dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo! La guerra non è mai inevitabile, le armi possono e devono tacere". Papa Leone XIV rilancia l'appello a far tornare nel mondo "la dignità della pace", ribadendo che la Santa Sede "è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza". "La Chiesa non si stancherà di ripetere: tacciano le armi". Il Pontefice incontra i partecipanti al Giubileo delle Chiese Orientali, circa 5.000 tra fedeli e rappresentanti, patriarchi e metropoliti. Arrivano da tutti i Continenti, molti dalle zone in guerra, dalla Terra Santa all'Ucraina, dal Libano alla Siria, dal Medio Oriente al Tigray e al Caucaso. "Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo", rimarca con forza Leone che denuncia "i massacri di tante giovani vite" in nome della conquista militare. "La pace di Cristo non è il silenzio tombale dopo il conflitto, non è il risultato della sopraffazione", aggiunge il Papa che definisce i fedeli orientali "preziosi" e sottolinea la sua preoccupazione perché molti "costretti a fuggire dai loro territori di origine a causa di guerra e persecuzioni, di instabilità e povertà, rischiano, arrivando in Occidente, di perdere, oltre alla patria, anche la propria identità religiosa. E così, con il passare delle generazioni, si smarrisce il patrimonio inestimabile delle Chiese Orientali". Ma "la Chiesa ha bisogno" dell'Oriente cristiano, aggiunge esortando a custodire le "tradizioni senza annacquarle, magari per praticita' e comodita', cosi' che non vengano corrotte da uno spirito consumistico e utilitarista". Accogliamo "l'appello a custodire e promuovere l'Oriente cristiano, soprattutto nella diaspora; qui, oltre a erigere, dove possibile e opportuno, delle circoscrizioni orientali, occorre sensibilizzare i latini", dice chiedendo al Dicastero per le Chiese Orientali, di aiutare "a definire principi, norme e linee-guida attraverso cui i Pastori latini possano concretamente sostenere i cattolici orientali della diaspora a preservare le loro tradizioni viventi e ad arricchire con la loro specificità il contesto in cui vivono". Leone XIV "è un uomo di pace che vuole la pace e che costruirà la pace proprio attraverso questi ponti che ha richiamato fin dalle prime parole del suo saluto ai fedeli", ha sottolineato nel pomeriggio, a margine di un incontro alla Gregoriana sull'Ucraina, il cardinale Pietro Parolin. Il Segretario di Stato vaticano interpellato sui colloqui domani a Istanbul, ha auspicato "spiragli di pace". "Speriamo che lì si sciolgano i nodi che esistono e che si possa avviare un percorso di pace", "speriamo sia un punto di partenza serio per arrivare a mettere fine a questa tragica guerra".
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