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Economia e Finanza
Lavoro, le opportunità di settembre. Previste 569mila assunzioni
04-09-2025, 12:39
AGI - Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, le imprese italiane prevedono di offrire quasi 569.000 opportunità lavorative a settembre, con una stima complessiva di oltre 1,4 milioni di contratti per il trimestre settembre-novembre. Le previsioni indicano tuttavia una flessione rispetto all'anno precedente: -2,6% a settembre e -1,9% nel trimestre. L'indagine evidenzia inoltre una leggera diminuzione della difficoltà di reperimento dei profili, che si attesta al 45,6%. Analisi settoriale nel primario Nel settore primario, sono programmati circa 44.000 contratti a settembre e quasi 114.000 nel trimestre. Le imprese di coltivazioni ad albero sono le più attive, con quasi 20.000 assunzioni mensili. Situazione nell'industria L'industria nel suo complesso prevede 147.000 entrate a settembre, in calo di 5.000 unità rispetto al 2024. Le imprese manifatturiere cercano circa 91.000 lavoratori a settembre, mentre le costruzioni ne richiedono 56.000. Tra i settori manifatturieri più dinamici si segnalano la meccatronica (21.000 contratti a settembre), le industrie alimentari (17.000) e la metallurgia (17.000). Le offerte di lavoro Nel settore dei servizi sono previsti 377.000 contratti a settembre, con una flessione di 9.000 unità. Le maggiori opportunità si concentrano nei servizi alle persone (97.000 lavoratori a settembre), seguiti da turismo (96.000) e commercio (65.000). Aziende e contratti Le imprese con meno di 9 dipendenti mostrano aspettative positive, con un aumento delle assunzioni del 3% a settembre, mentre si registra una flessione nelle aziende di medie dimensioni (50-250 dipendenti), con un calo dell'8,6% nel mese. La forma contrattuale più diffusa è il tempo determinato, che rappresenta il 60% del totale (341.000 unità), seguito dal tempo indeterminato (17%) e dai contratti di somministrazione (8,8%). Mancanza di profili e manodopera straniera La difficoltà di reperimento di personale riguarda 259.000 assunzioni, il 45,6% del totale. La causa principale è la "mancanza di candidati" (29,2%), seguita dalla "preparazione inadeguata" (12,9%). Il mismatch è particolarmente critico nelle industrie metallurgiche (67%), nelle costruzioni (63,5%) e nel tessile (56,4%). Le figure professionali più difficili da trovare sono gli operai specializzati nelle costruzioni (79,8%) e i saldatori (74,5%). I lavoratori immigrati Per colmare queste lacune, le imprese prevedono di assumere circa 75.000 lavoratori immigrati a settembre, pari al 19,3% del totale. I settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera sono l'agricoltura (37%), i servizi di supporto a imprese e persone (31,5%), e la logistica (26,1%). A livello territoriale, il Sud e le Isole mostrano aspettative positive con un aumento di 11.000 assunzioni a settembre rispetto all'anno precedente. Al contrario, si registra una flessione nel Nord Ovest (-19.000), nel Centro (-5.000) e nel Nord Est (-2.000).
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