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Estero
Le 9 azioni della Ue per fare a meno dell'energia russa
Oggi 07-05-25, 01:58
AGI - Nove azioni per eliminare gradualmente le importazioni di energia dalla Russia, in risposta all'aggressione russa contro l'Ucraina e alla necessità di ridurre i rischi economici e di sicurezza legati alla dipendenza energetica. È quanto si legge nella roadmap che la Commissione europea presenterà oggi, di cui l'AGI ha preso visione. "Nonostante gli sforzi, nel 2024 l'Ue ha comunque importato 52 miliardi di metri cubi di gas russo, pari a circa il 19% delle importazioni totali di gas dell'Ue, oltre a 13 milioni di tonnellate di petrolio greggio e più di 2800 tonnellate di uranio in forma arricchita o come combustibile", si legge nel documento, in cui si afferma che "la dipendenza dalle importazioni energetiche russe comporta seri rischi per la sicurezza e l'economia dell'Ue e dei suoi Stati membri, poiché la Russia ha costantemente utilizzato le forniture energetiche esistenti come arma per minacciare la stabilità e la prosperità dell'Ue". Da qui, la necessita' di agire, attraverso azioni mirate per le differenti fonti energetiche. Per quanto riguarda il gas, al fine di raggiungere un divieto totale entro il 2027, gli Stati membri dovranno presentare piani per eliminare gradualmente il gas russo. A livello europeo, saranno inizialmente vietati prima i contratti spot (entro fine 2025), e poi quelli a lungo termine (entro fine 2027). Inoltre, si propone l'obbligo di rendicontazione dettagliata delle importazioni di gas russo. Per diversificare le fonti energetiche l'obiettivo è rafforzare la cooperazione con fornitori affidabili, come la Norvegia e promuovere fonti come il biogas o l'idrogeno. Il nucleare Per quanto riguarda il nucleare, sono in arrivo restrizioni commerciali che rendano meno convenienti le importazioni di uranio arricchito russo. Anche in questo caso, gli Stati membri dovranno presentare piani nazionali per sostituire i combustibili russi con alternative e aumentare la produzione europea. Inoltre, è in arrivo un'iniziativa per una valle europea dei radioisotopi, con lo scopo di creare una filiera europea per i radioisotopi medici. Sul petrolio, Slovacchia e Ungheria, due Paesi membri ancora molto sensibili alle importazioni dalla Russia, dovranno presentare piani nazionali per l'eliminazione delle importazioni entro il 2027. Infine, per eliminare il problema della circonvenzione delle sanzioni attraverso la cosiddetta "flotta ombra", la tabella di marcia prevede un rafforzamento della sorveglianza marittima e una maggiore cooperazione con l'Organizzazione marittima internazionale.
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