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Cultura e Spettacolo
Le "palori 'ncruciati", il cruciverba in dialetto siciliano
Oggi 30-04-25, 10:50
AGI - Per la prima volta su un quotidiano sarà pubblicato un cruciverba in siciliano. Sull'edizione del primo maggio de La Sicilia, debutteranno infatti le "palori 'ncruciati" nel dialetto-lingua dell'Isola, per soddisfare il desiderio di un numero sempre più alto di Siciliani che, in tutto il mondo, ha voglia di riscoprire questa maniera di esprimersi così identitaria. Ecco dunque che, con un'accattivante grafica "siciliana", sarà proposta una griglia di 240 caselle per far conoscere non solo parole e modi di dire siciliani, ma anche personaggi, fatti, luoghi. E persino i termini usati dai nostri emigrati nei luoghi in cui andarono a vivere. L'idea del cruciverba "L'idea - ha spiegato il direttore de La Sicilia, Antonello Piraneo - è venuta a Giuseppe Lazzaro Danzuso, giornalista esperto di cose isolane, che ha materialmente stilato il cruciverba, e al condirettore Domenico Ciancio. Entrambi hanno voluto coinvolgere nel progetto, comunque aperto a tutti i contributi, anche personaggi come Gino Astorina, uno degli emblemi della sicilianità, e il professore Salvo Menza dell'Università di Catania, autore della traduzione in dialetto catanese della storia a fumetti stampata su Topolino qualche settimana fa e che ha avuto uno straordinario successo". Riscoperta del Siciliano "Dall'arrivo di Garibaldi - spiega Gino Astorina - le famiglie siciliane hanno impedito ai figli di usare il linguaggio degli avi: a parlare in siciliano si era bollati come ignoranti, volgari, ma soprattutto poveri. Oggi, invece, politici, accademici, scrittori, insegnanti, vanno ripetendo che il Siciliano dobbiamo riscoprirlo. E questo cruciverba consente di farlo, divertendosi. Un consiglio: affrontatelo coinvolgendo figli e nipoti". Coinvolgimento delle scuole "Nei giorni dell'uscita del cruciverba - ha aggiunto Domenico Ciancio - destineremo un certo numero di copie alle scuole interessate a questo progetto: siamo convinti che possa coinvolgere dirigenti, docenti e allievi".
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