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Estero
Lecornu alla prova dell'Assemblea nazionale
14-10-2025, 12:57
AGI - È il momento della resa dei conti per il primo ministro francese Sébastien Lecornu, dopo settimane di crisi politica: questa mattina presenterà la sua dichiarazione di politica generale all'Assemblea nazionale, dove gli impegni in materia di pensioni detteranno la condotta dei socialisti, che detengono la chiave della fiducia al suo governo. Lecornu si è recato all'Eliseo, dove la nuova squadra di governo ha esaminato i progetti di bilancio dello Stato e della Previdenza sociale, assicurandosi che vengano presentati al Parlamento nei tempi previsti per essere adottati entro il 31 dicembre. Il processo è, però, ostacolato da una drammatica instabilità politica. Il Lecornu II è il secondo governo francese in una settimana: il primo è caduto dopo 14 ore tra le proteste per la mancanza di volti nuovi. Lunedì scorso Lecornu, alleato di Emmanuel Macron, si è dimesso ed è poi stato riconfermato dal presidente francese venerdì sera; domenica ha infine formato un nuovo esecutivo. Il banco di prova per la sopravvivenza del Lecornu II sarà nel pomeriggio di oggi, alle 15, quando all'Assemblea nazionale il primo ministro pronuncerà il suo discorso di politica generale. I leader dei gruppi parlamentari potranno, quindi, rispondergli prima che parli per l'ultima volta. Sebbene l'esercizio richieda di affrontare molte questioni cruciali per il Paese, l'attenzione sarà rivolta alle pensioni. "Chiediamo chiaramente la sospensione immediata e completa della riforma del 2023", adottata senza votazione, ha insistito il primo segretario del Partito socialista Olivier Faure. La questione è delicata per Lecornu, la cui priorità è "dare alla Francia un bilancio entro la fine dell'anno". Cosa prevede la legge di bilancio Riduzione della spesa pubblica e aumento delle tasse sui più ricchi. È quanto prevede la bozza di bilancio presentata dal governo Lecornu. La manovra prevede una riduzione della spesa pubblica nel 2026, mentre per quanto riguarda le entrate, la maggior parte degli sforzi verrà dai più ricchi, si legge nel documento consultato dall'AFP. "La spesa pubblica diminuirà nel 2026", escludendo il servizio del debito e un aumento di 6,7 miliardi di euro nel bilancio della difesa, si legge nel documento. Sul fronte delle entrate, "lo sforzo nel 2026 ricadrà principalmente sui contribuenti più abbienti ", per un importo di 6,5 miliardi di euro. Le mozioni di censura Dieynaba Diop, portavoce dei socialisti, ha spiegato ieri mattina a Franceinfo che il partito presenterà una "mozione di censura", se il discorso di politica generale del primo ministro non risponderà alle aspettative dei socialisti. Sono, invece, già depositate all'Assemblea nazionale le mozioni di sfiducia del Rassemblement National (Rn) e de La France insoumise (Lfi). Secondo Bfmtv, mancherebbero i voti di soli 24 deputati per far cadere il governo. L'ago della bilancia saranno i socialisti. Le due mozioni di censura di Rn e Lfi dovrebbero essere esaminate questa sera, intorno alle 21.30, quando la sessione riprenderà al Palais Bourbon. Se anche il Partito socialista dovesse presentare una mozione di censura, tutti i documenti potrebbero essere esaminati giovedì sera. Il Rassemblement National censurerà "tutti i 'governi Macron'". Lo dice la leader dei deputati del RN Marine Le Pen.
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