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Economia e Finanza
L'impegno di Eni nella ricostruzione della Basilica di Norcia
Oggi 30-10-25, 17:50
AGI - L'impegno di Eni nella ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia nasce dal desiderio di contribuire, con competenze, risorse e visione, alla rinascita di un luogo simbolico per la storia e la spiritualità italiana ed europea. Il 18 gennaio 2021, in piena intesa tra tutte le istituzioni coinvolte, è stato siglato un accordo di sponsorizzazione tecnica con l'obiettivo di sostenere la ricostruzione della Basilica attraverso l'impiego di risorse economiche e contributi di alto profilo professionale e organizzativo, accanto al Commissario Straordinario per la Ricostruzione e al Ministero della Cultura - l'Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria e il Comune di Norcia, tramite un'alleanza che ha condotto enti pubblici e privati in una visione strategica condivisa. In base a tale accordo Eni - attraverso la propria controllata Eniservizi - ha assunto il ruolo di sponsor tecnico, affiancando il Ministero nelle attività di coordinamento e di project management durante le fasi di ricostruzione della Basilica di San Benedetto. Un momento di grande valore tecnico e simbolico è stato il recupero e la catalogazione delle "pietre" della Basilica, conservate nel deposito di Santa Scolastica, dove Eniservizi ha supportato la Soprintendenza nella logistica e nella organizzazione dei frammenti. Un lavoro minuzioso che ha trasformato ogni pietra in un tassello di memoria, restituendole un ruolo attivo nel processo di rinascita. Il coinvolgimento più diretto e ampio di Eniservizi si è poi concretizzato con l'esecuzione dei lavori di restauro e ripresentazione artistico-architettonica degli elementi decorativi e religiosi della Basilica. Questo lavoro meticoloso, e attento al rispetto dei principi guida per la ricostruzione della Basilica, è stato possibile grazie alla supervisione e guida della Soprintendenza e del Ministero della Cultura, supportati da un team di professionisti specialisti nei diversi settori interessati e dalle eccellenze nel campo delle costruzioni e restauro di beni architettonici e artistici. Nell'ambito dell'accordo Eni si è impegnata anche ad assicurare per tutta la durata del progetto una comunicazione costante e progressiva nei confronti della comunità. Attraverso il sito web dedicato alla ricostruzione, Eni ha condiviso con la comunità l'avanzamento dei lavori e le storie delle "pietre vive", mentre gli eventi pubblici e le attività educative di Eni Scuola hanno coinvolto cittadini e studenti in esperienze di conoscenza e scoperta. In questo modo, la comunicazione è diventata parte integrante del progetto di rinascita: uno spazio di dialogo e di memoria condivisa, fondato su trasparenza, partecipazione e valorizzazione del patrimonio culturale come bene vivo. Un elemento centrale e particolarmente caro è stato il coinvolgimento dei bambini di Norcia, in quanto nuove generazioni, custodi più autentici di questo patrimonio e narratori della rinascita. Eni ha infatti coinvolto i più giovani nella decorazione delle pannellature del cantiere, oggi divenute un affresco corale della città e della sua visione di futuro. In collaborazione con Eni Scuola, gli studenti sono stati inoltre protagonisti della realizzazione di tre documentari dedicati alla storia, alla memoria e al futuro della Basilica, che verranno proiettati in piazza il primo novembre, nell'ambito delle iniziative previste per celebrare la riapertura della Basilica. L'impegno di Eni a Norcia si inserisce in un percorso più ampio che vede l'azienda da anni protagonista nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, attraverso progetti di restauro e sostegno tecnico. Tra questi, gli interventi a favore del Duomo di Milano, della Basilica di Collemaggio all'Aquila e di altri siti di alto valore artistico e simbolico, dove la sinergia tra innovazione, responsabilità e cultura ha reso possibile la rinascita di luoghi identitari del Paese. Norcia rappresenta oggi la continuità di questo impegno: un esempio virtuoso di come competenze industriali e sensibilità culturale possano convergere in un progetto comune. Per Eni, partecipare alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto ha significato e significa unire la forza del fare alla forza del raccontare, trasformando la tecnica in un gesto di cura e la comunicazione in uno strumento di memoria e speranza condivisa. Zafarana, "la Basilica un esempio di resilienza" "Oggi vediamo il frutto di un impegno comune che ha portato alla rinascita di un simbolo. Un esempio di resilienza di una comunità", ha detto il presidente di Eni, Giuseppe Zafarana, nel corso dell'incontro per la presentazione dei lavori di ricostruzione della Basilica di San Benedetto di Norcia, distrutta dal terremoto di 9 anni fa. "Non si è trattato solo di concorrere a un'attività di carattere tecnico, ingegneristico e architettonico. Eni ha voluto fortemente accompagnare un percorso di partecipazione con spazi fisici e digitali che hanno permesso ai nursini di vivere l'attività di ricostruzione", ha aggiunto, sottolineando come l'intervento abbia unito "la forza del fare e forza del raccontare quello che si stava facendo".
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