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Estero
L'impegno di Londra per le ragazze e le madri di Gaza
Oggi 01-09-25, 01:16
AGI - Il governo britannico ha annunciato che stanzierà 3,47 milioni di euro per aiuti "vitali" alle donne incinte, nonché kit per l’igiene mestruale destinati a migliaia di donne e ragazze adolescenti a Gaza. Lo ha riferito il Foreign Office britannico, precisando che il finanziamento sarà erogato tramite l’Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa). Il contributo mira ad aiutare le circa 130 donne che partoriscono ogni giorno nel contesto del conflitto nell’enclave e a garantire articoli essenziali per l’igiene mestruale a 150.000 donne e ragazze adolescenti, ha spiegato il ministero degli Esteri britannico nella dichiarazione. Il finanziamento annunciato oggi fa parte del bilancio complessivo di 116,7 milioni di euro che il Regno Unito ha promesso per i Territori Palestinesi nell’anno fiscale in corso, di cui 69,3 milioni di euro destinati a fornire un supporto umanitario cruciale. Il ministro David Lammy ha sottolineato che, nel contesto della situazione umanitaria "catastrofica" nella Striscia, con la carestia a Gaza City, donne e ragazze stanno "sopportando il peso maggiore della sofferenza". "Con i continui attacchi ai centri sanitari e la maggior parte degli ospedali inutilizzabili, le donne incinte sono estremamente ansiose di partorire in sicurezza", ha dichiarato il capo della diplomazia britannica, aggiungendo che il sistema sanitario di Gaza "è stato devastato". Le richieste a Israele Secondo Lammy, il finanziamento britannico mira a "migliorare i servizi ostetrici e rendere il parto più sicuro", ma potrà avere il massimo impatto solo se il governo israeliano ne consentirà l’ingresso e il parto sicuro ai civili bisognosi. "Israele deve garantire la protezione della popolazione civile, compresi il personale medico e le infrastrutture sanitarie, e facilitare la consegna di medicinali vitali, attrezzature mediche e forniture mediche a Gaza", ha aggiunto. La situazione a Gaza La direttrice regionale dell’Unfpa, Laila Baker, ha affermato che un bambino su cinque a Gaza nasce prematuro o sottopeso, mentre donne e ragazze vivono "condizioni sempre più orribili" nella Striscia, dove vi è "malnutrizione diffusa" e malattie potenzialmente letali per le donne incinte e i loro neonati. "Questo contributo vitale del Regno Unito sosterrà l’Unfpa nella fornitura di farmaci salvavita, nell’impiego di unità mobili di maternità e nel supporto alle ostetriche nei Territori Palestinesi Occupati", ha aggiunto Baker.
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