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Estero
L'incontro Putin-Zelensky è ancora lontano
Oggi 17-05-25, 16:37
AGI - Un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è "possibile" solo dopo che Mosca e Kiev avranno raggiunto degli "accordi" non meglio specificati. È l'ennesima doccia fredda che arriva da Mosca sulle speranze di un allentamento della tensione, nel giorno in cui nove persone sono rimaste uccise da un missile che ha colpito il furgone su cui viaggiavano vicino Sumi. Colloqui di Istanbul Dopo una settimana di tensione, ieri ucraini e russi hanno tenuto a Istanbul i loro primi colloqui diretti in tre anni, sotto la mediazione turca. Ma l'unico risultato è stato evidenziare l'ampiezza del divario che deve essere colmato per porre fine al conflitto. Oggi i ministri degli Esteri russo e statunitense Sergei Lavrov e Marco Rubio si sono parlati al telefono per "scambiarsi opinioni sui risultati" dei colloqui in Turchia. Lavrov "ha confermato la volontà di Mosca di continuare la cooperazione" con gli americani, ha fatto sapere Mosca il giorno dopo che la delegazione ucraina ha chiesto ai russi un cessate il fuoco "incondizionato" e un incontro tra i presidenti dei due Paesi ottenendo solo uno scambio di 1.000 prigionieri per parte. Lo scambio potrebbe avere luogo "la prossima settimana", ma riguardo alle possibilità di un vertice tra Putin e Zelensky, il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov è stato chiaro: "È possibile solo a seguito di accordi tra le due parti". Reazioni internazionali Tuttavia, come ha dimostrato l'incontro a Istanbul, durato meno di due ore, le posizioni di Mosca e Kiev restano inconciliabili. Il Cremlino mantiene le sue richieste massimaliste: che l'Ucraina rinunci ad aderire alla Nato, a quattro delle sue regioni parzialmente controllate dalla Russia - oltre alla Crimea annessa nel 2014 - e che cessino le forniture di armi dall'Occidente. L'Ucraina respinge fermamente queste richieste esigendo il ritiro dell'esercito russo, che occupa ancora circa il 20% del suo territorio. Per quanto riguarda ulteriori colloqui diretti, Peskov ha sottolineato che saranno possibili solo dopo il completamento dello scambio di prigionieri. Il negoziatore russo Medinsky ha citato Napoleone per spiegare il rifiuto di Mosca: "La guerra e i negoziati devono essere condotti simultaneamente", ha detto alla tv russa. Nonostante la mancanza di progressi significativi, oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito l'incontro russo-ucraino "estremamente importante". Situazione sul campo Il presidente francese Emmanuel Macron e i capi di governo tedesco, britannico e polacco hanno richiamato alla loro responsabilità Donald Trump e hanno minacciato la Russia di adottare misure "massicce" nei suoi confronti. "Le proposte di cessate il fuoco, che vorrei ricordare essere un'iniziativa americana, non sono state rispettate dal presidente Putin", ha insistito Macron. Donald Trump ha intanto insistito che solo un vertice tra lui e Putin permetterebbe di compiere progressi verso la risoluzione del conflitto. Parole cui hanno fatto eco quelle del Cremlino, secondo cui l'incontro è "certamente necessario". Sul campo le ostilità continuano: dopo che un drone russo ha colpito un minibus uccidendo nove persone, il presidente Zelensky ha denunciato "l'omicidio deliberato di civili" e ha chiesto agli Stati Uniti e all'Ue di imporre "sanzioni severe" a Mosca. Grazie al vantaggio sul fronte in progressiva avanzata, l'esercito russo ha rivendicato la cattura della città di Alexandropil, nel Donetsk.
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