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Estero
L'Iran pronto a limitare l'arricchimento dell'uranio ma non rinuncia al nucleare
Ieri 11-05-25, 18:34
AGI - L'Iran potrebbe essere disposto a limitare il tasso di arricchimento dell'uranio "per contribuire a costruire la fiducia" con gli Usa, ma Teheran non rinuncerà al suo diritto di arricchire l'uranio. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, ribadisce così la posizione di Teheran dopo l'ultimo round di colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti che si è svolto a Muscat, in Oman. "L'arricchimento deve continuare e non c'è margine di compromesso", ha dichiarato Araghchi alla televisione di stato iraniana. Teheran comunque sostiene di aver avvicinato le sue posizioni a quelle degli Stati Uniti, ha detto Araghchi insistendo sul fatto che lo smantellamento del programma atomico iraniano non è negoziabile. "Le questioni sono più complesse, ma il round è stato utile. Entrambe le parti comprendono meglio l'entità delle differenze. Le posizioni si sono avvicinate", ha dichiarato il diplomatico iraniano. Araghchi ha aggiunto che in questo quarto incontro si è passati dalle generalità ai "dettagli", il che rende i negoziati "difficili". Allo stesso tempo, il diplomatico e negoziatore iraniano ha insistito sul diritto dell'Iran di arricchire l'uranio per scopi pacifici e ha affermato che tale diritto non è negoziabile. "La questione dell'arricchimento non è in alcun modo negoziabile e deve continuare", ha affermato. Teheran potrebbe accettare "limitazioni in alcuni aspetti, come la quantità, il livello o la capacità". Poco prima, il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Ismail Baghaei aveva dichiarato sui sociale che i colloqui di oggi erano "difficili ma utili per comprendere meglio le rispettive posizioni e trovare modi ragionevoli e realistici per affrontare le divergenze". Anche gli Stati Uniti, da parte loro, hanno definito questo ciclo di negoziati "incoraggianti" e hanno osservato che "è stato raggiunto un accordo per far progredire i colloqui e continuare a lavorare sugli elementi tecnici". Una fonte dell'amministrazione di Donald Trump ha dichiarato alla stampa che la conversazione è stata sia diretta che indiretta ed è durata più di tre ore. "È stato raggiunto un accordo per far progredire i colloqui e continuare a lavorare sugli aspetti tecnici. Siamo incoraggiati dall'esito odierno e attendiamo con ansia il nostro prossimo incontro nel prossimo futuro. Ringraziamo i nostri partner omaniti per il loro continuo supporto", ha dichiarato. Washington e Teheran sono arrivati all'incontro con divergenze ampie sul programma atomico iraniano: la Repubblica islamica promuove l'arricchimento dell'uranio per scopi pacifici, mentre Washington ne chiede il completo smantellamento. L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, in un'intervista al sito di notizie americano Breitbart News rilsciata venerdì scorso, aveva detto che Teheran deve abbandonare del tutto l'arricchimento dell'uranio. "Un programma di arricchimento non potrà mai più esistere nello Stato iraniano. E questa e' la nostra linea rossa. Nessun arricchimento. Ciò significa smantellamento", ha affermato. In precedenza, l'inviato Usa aveva invece parlato di limitare il programma nucleare iraniano, non di smantellarlo. La posizione Usa sull'Iran rende molto tesi i rapporti anche tra lo stesso Trump e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, scrive la stampa Usa, secondo cui il capo del governo israeliano ritiene che le concessioni del presidente Usa e un eventuale accordo con Teheran possano portare gli iraniani a dotarsi di un'arma nucleare e a minacciare l'esistenza di Israele.
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