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Estero
L'Italia non è tra i 79 paesi dell'Onu schierati contro le sanzioni alla Cpi
Ieri 07-02-25, 19:36
AGI - Settantanove Paesi dell'Onu si schierano contro le sanzioni decise ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti della Corte penale internazionale. Tra i firmatari non figura l'Italia, mentre il documento e' sostenuto dai principali Paesi europei (Francia, Germania e Spagna), oltre a Paesi Bassi, Grecia, Irlanda, Danimarca, Portogallo e, fuori dall'Ue, la Gran Bretagna. I 79 firmatari rappresentano i due terzi dei 125 Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma che ha istituito la Corte Penale Internazionale. Nel documento i Paesi sostengono che le sanzioni decise dagli Stati Uniti nei confronti dell'organismo internazionale, che a novembre aveva emesso un ordine di cattura verso il premier israeliano Benamin Netanyahu e i leader di Hamas per crimini di guerra, "comprometterebbero in modo grave tutti i casi attualmente sotto inchiesta, perché la Corte potrebbe doversi trovare costretta a chiudere i suoi uffici sul campo". Il rischio, aggiungono i firmatari, e' anche quello di "erodere lo stato di diritto internazionale". La presa di posizione del blocco Onu, all'indomani della decisione di Trump, arriva dopo una nuova giornata di tensioni. Al presidente Usa ha risposto direttamente la Cpi che denuncia l'annuncio di Trump un tentativo di "danneggiare il suo lavoro giudiziario indipendente e imparziale". La Cpi ha ribadito il "fermo sostegno al suo personale" e l'impegno a "continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni che si presentano". La Corte ha anche esortato "i 125 Stati membri, la societa' civile e tutte le nazioni del mondo a restare uniti per la giustizia e i diritti umani fondamentali". A difesa della Corte è intervenuta anche l'Unione europea: "La Cpi garantisce l'accertamento delle responsabilità per i crimini internazionali e dà voce alle vittime in tutto il mondo. Deve poter proseguire liberamente la lotta contro l'impunita' globale", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, assicurando che "l'Europa sara' sempre a favore della giustizia e del rispetto del diritto internazionale". In mattinata, anche il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, aveva sottolineato che "sanzionare la Corte penale internazionale minaccia l'indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso". La presidente della Corte penale internazionale, Tomoko Akane, respinge "ogni tentativo di politicizzare" il ruolo della Cpi, dice che le sanzioni Usa "priveranno della giustizia milioni di vittime", e considera quello di Trump solo "l'ultimo degli attacchi" sferrati contro la Corte stessa.
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