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Lunga telefonata tra Trump e Putin. Il presidente Usa: "Fatti progressi". Il leader russo: "Mosca e Kiev trovino compromessi"
Oggi 20-05-25, 00:03
AGI - I negoziati per un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina "inizieranno subito". L'annuncio arriva dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al termine della sua telefonata di oggi, durata oltre due ore, con l'omologo russo Vladimir Putin che, da parte sua, continua ad apparire fermo sulle sue posizioni. Il colloquio è andato "benissimo", assicura Trump, che ha poi informato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e alcuni alleati europei: la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen; il cancelliere tedesco, Friedrich Merz; il presidente francese, Emmanuel Macron; la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente finlandese, Alexander Stubb. E tra i due lati dell'Atlantico sembrano persistere approcci differenti. In un comunicato della cancelleria tedesca, Merz ha infatti fatto sapere che gli alleati del vecchio continente intendono aumentare con nuove sanzioni la pressione su Mosca per convincerla a trattare. Putin, nel suo resoconto della telefonata, che ha definito "franca, utile e costruttiva", ha infatti ribadito che devono essere "eliminate" le cause profonde della crisi, una formula che sembra reiterare la richiesta di una smilitarizzazione dell'Ucraina. Il capo del Cremlino ha aperto a una discussione con Kiev su "un memorandum su un possibile futuro trattato di pace, incluso un possibile cessate il fuoco" ma solo "per un certo periodo" e "qualora vengano raggiunti gli accordi pertinenti". Nessuna risposta, ne' riferimenti diretti, quindi, alla proposta di un cessate il fuoco incondizionato di trenta giorni. Se Trump garantisce che sono "stati fatti progressi" e guarda con ottimismo a un futuro in cui stringerà con Putin "accordi commerciali con larga scala" dai quali "trarrebbe beneficio anche la ricostruzione" ucraina, Zelensky si mostra più scettico e sembra interpretare in modo molto chiaro i sottintesi delle dichiarazioni di Putin. In una conferenza stampa il leader ucraino, che aveva sentito Trump anche prima del colloquio con il presidente russo, ha infatti avvertito che non intende sottostare a "richieste inaccettabili" e, in particolare, non vuole ritirarsi dalle aree sotto il controllo delle truppe di Kiev che Mosca intende annettere. La richiesta a Washington è quella di "non prendere decisioni sull'Ucraina senza di noi". Quanto alla sede del prossimo tavolo russo-ucraino, Zelensky ha suggerito la Svizzera, la Turchia o il Vaticano, dopo che lo stesso Santo Padre ha offerto la sua disponibilità in questo senso. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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