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Mafia, scommesse e gare truccate, choc nella Nba
Ieri 23-10-25, 18:10
AGI - La NBA, la lega di basket più famosa al mondo, è stata travolta da uno scandalo scommesse che mette insieme mafia e canestri, un clima da Sopranos e star con contratti da cento milioni. È il caso legato alle scommesse illegali più grave dai tempi di Tim Donaghy, nel 2007. La differenza è che quello era un ex arbitro, qui ci sono di mezzo giocatori e allenatori in attività. L'FBI ha annunciato di aver incriminato trentuno persone. Tra queste ci sono il coach dei Portland Trail Blazers Chauncey Billups, 49 anni, ex stella di Detroit, la guardia dei Miami Heat Terry Rozier, 31, e Damon Jones, 49, ex giocatore di Miami e Cleveland: tutti e tre sono stati arrestati, ha spiegato oggi il direttore dell'FBI Kash Patel. I tre sono al centro di un'indagine molto più larga che coinvolge scommettitori ma anche la mafia. Billups e Jones sono stati accusati in relazione a un'operazione di poker illegale collegata alle cosche, mentre Rozier è accusato di aver manipolato le proprie prestazioni durante almeno una partita per favorire scommesse illegali. Billups è stato arrestato in Oregon stamani, il giorno dopo la sconfitta all'esordio stagionale contro i Minnesota Timberwolves. Rozier è finito in manette nelle stesse ore ma in un hotel a Orlando, in Florida, dove gli Heat avevano perso la partita inaugurale contro gli Orlando Magic. Per entrambi la notizia peggiore è arrivata dall'FBI, ma forse qualcosa era già nell'aria il giorno prima. Rozier, legato alla franchigia da un contratto quadriennale da quasi cento milioni di dollari in scadenza nel 2026, non aveva giocato a causa di una "decisione tecnica" dell'allenatore. Non erano stati forniti dettagli sull'esclusione. Tutti e tre sono attesi in tribunale nelle prossime ore. L'indagine FBI e il caso Billups L'indagine, ha spiegato Patel, è durata anni, ha coinvolto undici Stati e le famiglie mafiose Bonanno, Gambino e Genovese. Il caso che riguarda Billups ruota attorno a partite di poker truccate che si sono giocate in varie località degli Stati Uniti, con uno schema che attirava le vittime offrendo la possibilità di giocare insieme a ex atleti professionisti. Ma l'atto d'accusa comprende anche episodi di violenza, tra cui una rapina a mano armata per impossessarsi di una macchina truccata per mescolare le carte, oltre a casi di estorsione. I proventi sarebbero stati riciclati, secondo il dipartimento di Giustizia, attraverso scambi di contanti, società di copertura e trasferimenti in criptovalute. Il caso Rozier e le scommesse anomale Il caso Rozier riguarda una partita del 23 marzo 2023 tra i Charlotte Hornets e i New Orleans Pelicans. Numerose agenzie di scommesse in vari Stati avevano segnalato un'attività di puntate anomala sulle statistiche di Rozier, allora agli Hornets, tutte incentrate su una prova deludente. Le scommesse sui suoi "prop bets" erano state sospese, ma da lì l'FBI ha cominciato ad avviare indagini sul giocatore e sul suo cerchio magico. Rozier, che in quella stagione aveva una media di 35,3 minuti e 21,1 punti a partita, lasciò il campo dopo soli dieci minuti di gioco per un presunto infortunio al piede. Il dipartimento di Giustizia ha rivelato che su quel "meno" della prestazione in tiri, punti e rimbalzi erano stati puntati più di 200 mila dollari. L'avvocato del giocatore ha spiegato che il suo assistito ha collaborato con gli agenti FBI e con la NBA. La lega di basket aveva escluso violazioni.
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