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Economia e Finanza
Mastromauro: “Il super dazio sulla pasta minaccia tutto il Made in Italy”
Oggi 06-10-25, 20:20
AGI - "Il comparto della pasta è un pilastro della nostra economia, della nostra cultura. Già siamo penalizzati sui mercati internazionali, appunto in termini anche di competitività in generale, perché abbiamo costi molto elevati. È vero facciamo qualità, però la competizione è molto forte. Ci sono alcuni Paesi produttori che stanno crescendo tanto in qualsiasi mercato nel mondo, quindi questa situazione è una minaccia non solo per le imprese coinvolte, ma per tutto il sistema del Made in Italy. Quindi è fondamentale che le istituzioni italiane ed europee si attivino per tutelare questa filiera e questo settore, non c'è dubbio. Ci risulta che il ministero degli Affari Esteri si stia occupando di questa questione, ed è giusto che sia così, per evitare un danno economico al nostro Paese. Un ulteriore danno economico rilevante in un contesto già difficile". Lo ha detto all'AGI, la presidente dei Pastai Italiani e del pastificio di famiglia "Riscossa", Margherita Mastromauro, parlando del super dazio americano sulla pasta italiana che preoccupa l'intero settore, con evidenti ripercussioni sulla filiera del grano già colpita dai vari scenari di crisi internazionali. "Solo la pasta ha questi dazi anti-dumping che non sono stati incorporati in quelli del 15%" spiega Mastromauro entrando nel dettaglio della misura americana. Sono dei dazi che già esistono negli Stati Uniti da oltre 20 anni, e che vengono sottoposti a revisione volontaria e obbligatoria annualmente. Attualmente ci sono dei competitor Usa che segnalano delle aziende che secondo loro effettuano dumping, cioè venderebbero la pasta in America a prezzi più bassi di quelli applicati nel proprio paese. In questo elenco di aziende, ne vengono selezionate due, generalmente le più rappresentative, come è successo in questo caso, cioè La Molisana e Garofalo. La procedura è cambiata negli anni, adesso prevede che il risultato di questa review, quindi del dazio che viene applicato alle due aziende, poi venga esteso anche alle altre che sono indicate, ma non selezionate. Diciamo che la gravità di questa questione è che investe una parte molto rilevante del settore, non al 100% e riguarderà anche altri marchi importanti". "Mettere dazi al 100% vuol dire che non si esporterà più negli Stati Uniti" prevede la presidente dei Pastai italiani e "Se non si esporta più negli Usa e ovviamente se si blocca quel mercato la domanda di grano duro si va a ridurre, danneggiando tutta la filiera". "In Italia, abbiamo il ministero del Made in Italy. Quindi nei proclami il Made in Italy è un fiore all'occhiello, però lo dobbiamo difendere a denti stretti, perché comunque subiamo aggressioni quotidiane da parte del mondo intero".
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