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Estero
Meloni all'Onu: "Non siamo contrari al riconoscimento della Palestina. Ma di quale Stato s...
Oggi 23-09-25, 14:38
AGI - La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è a New York per l'80esima Assemblea Generale dell'ONU, dove è atteso il suo intervento e una serie di incontri bilaterali con leader internazionali. L'arrivo della premier, accolta all'aeroporto JFK, segna l'avvio della partecipazione italiana a un evento cruciale per la diplomazia globale. Secondo una nota di Palazzo Chigi, Meloni presenzierà alla cerimonia di apertura del dibattito generale e terrà il suo discorso mercoledì 24 settembre. "Durante le giornate di martedì e mercoledì", annuncia Palazzo Chigi, "sono in programma diversi incontri bilaterali con leader internazionali". "Nell’aereo che la portava a New York - ricostruisce il Corriere della Sera - Meloni, che non ne ha mai parlato in pubblico, si confronta con il suo staff. Spiega le ragioni del suo silenzio su Gaza di questi giorni, l’assenza di dichiarazioni pubbliche e la cautela nel commentare l’invasione dell’esercito israeliano, che sta disarticolando quello che resta del territorio palestinese. "Io - aggiunge il quotidiano milanese citando la premier - non sono contraria a un riconoscimento della Palestina, ma bisogna intendersi su cosa significhi. In questo momento è più logico concentrarsi sulla costruzione diplomatica, e sulla ricostituzione delle condizioni necessarie per l’esistenza di uno Stato, quando questo processo avrà prodotto dei frutti allora ci sarà anche un territorio e dei dati reali da riconoscere". La posizione italiana sulla questione israelo-palestinese In un'ottica di consolidamento diplomatico, la voce dell'Italia è stata già espressa dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, intervenuto a una conferenza sulla soluzione a due Stati. "Il messaggio dell'Italia... è chiaro: dobbiamo interrompere il ciclo di violenze. Israele deve fermare le bombe. Hamas liberi immediatamente gli ostaggi", ha dichiarato Tajani. Condanna del terrorismo e sostegno alla Palestina Il ministro ha ribadito la posizione italiana contraria all'occupazione di Gaza e "a qualsiasi idea di trasferimento della sua popolazione", condannando "con la massima fermezza" gli attacchi terroristici di Hamas contro la popolazione civile israeliana. L'Italia, ha proseguito Tajani, "sostiene con forza il sogno dei palestinesi di avere uno Stato e continuerà a supportare l'Autorità palestinese nella sua azione". Riforma e cooperazione per la pace Tajani ha inoltre evidenziato l'importanza di una regione "rinata con una Gaza liberata da Hamas e riunificata con la Cisgiordania, sotto un'Autorità palestinese rafforzata e riformata". Per raggiungere questo obiettivo, "è cruciale raggiungere la liberazione degli ostaggi e assicurare il libero accesso degli aiuti umanitari". Impegno concreto dell'Italia Il ministro ha sottolineato l'impegno "operativo e concreto" dell'Italia, che include aiuti umanitari, cure mediche per bambini palestinesi e la presenza di carabinieri in Cisgiordania "per addestrare le forze di polizia dell'Autorità palestinese". Ha inoltre ribadito "il sostegno pieno al dispiegamento di una missione di stabilizzazione a Gaza e di una missione di monitoraggio in Cisgiordania sotto gli auspici internazionali e la bandiera ONU". "Siamo assolutamente convinti che un cammino di pace è ancora possibile", ha concluso Tajani, evidenziando che la soluzione a due Stati è "l'unica soluzione per assicurare un futuro di pace e prosperità nel Medio Oriente".
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