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Estero
Netanyahu frena sulla riapertura del valico di Rafah: "La guerra finirà dopo il disarmo di Hamas"
18-10-2025, 23:28
AGI - L'ultimo corpo restituito ieri sera da Hamas a Israele è stato identificato come quello di Eliyahu "Churchill" Margalit, 75 anni, residente nel kibbutz di Nir Oz. Lo ha riferito l'Hostage Family Forum, citato dal quotidiano Times of Israel. Secondo la ricostruzione dei fatti, Margalit è stato assassinato dai terroristi di Hamas nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 e il suo corpo è stato rapito. Anche sua figlia, Nili Margalit, 40 anni, era stata rapita il 7 ottobre ed è stata rilasciata dalla prigionia di Hamas il 30 novembre. Margalit lascia la moglie Daphna, i figli Noa, Danny, Nili e tre nipoti. I familiari hanno raccontato che quel fatidico sabato 7 ottobre Eliyahu ha lasciato casa presto per dare da mangiare ai suoi amati cavalli nella stalla del kibbutz e che anche i suoi cavalli sono stati portati via con lui. Eliyahu è stato responsabile per molti anni del bestiame di Nir Oz. Dopo la restituzione del corpo di Margalit, 18 corpi di prigionieri morti rimangono ancora nella Striscia di Gaza; in 28 erano ancora trattenuti nell'enclave palestinese all'inizio dell'attuale cessate il fuoco. Netanyahu, la guerra finirà dopo il disarmo di Hamas Netanyahu, ha dichiarato che la guerra con Hamas finirà una volta completata la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco in corso a Gaza che prevede il disarmo di Hamas. La seconda fase "comprende anche il disarmo di Hamas, o più precisamente la smilitarizzazione della striscia di Gaza, e prima ancora la confisca delle armi di Hamas", ha detto il leader israeliano in un programma televisivo su Channel 14. "Quando questo sarà stato fatto con successo - spero in modo semplice, ma altrimenti, nel modo più difficile, - allora la guerra finirà", ha aggiunto. L'ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che il valico di Rafah riaprirà solo dopo che Hamas avrà consegnato i corpi di tutti gli ostaggi deceduti ancora detenuti a Gaza. "Il primo ministro Netanyahu ha ordinato che il valico di Rafah rimanga chiuso fino a nuovo avviso", si legge nella dichiarazione. "La sua riapertura sarà valutata in base a come Hamas adempirà ai suoi obblighi di restituire gli ostaggi e i corpi dei deceduti e di attuare i termini concordati" del cessate il fuoco, ha aggiunto l'ufficio. Oggi, l'ambasciata palestinese al Cairo ha annunciato che il valico di Rafah, tra Gaza ed Egitto, sarebbe stato riaperto lunedì per consentire ai palestinesi residenti in Egitto di tornare a Gaza. Giovedì, le autorità israeliane hanno dichiarato che, alla riapertura del valico, sarebbe stato consentito solo il passaggio delle persone, non quello degli aiuti umanitari. L'esercito israeliano ha preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah il 7 maggio dello scorso anno, sostenendo che la struttura era stata "utilizzata per scopi terroristici" ed esprimendo forti sospetti che venisse utilizzata anche per il contrabbando di armi. In seguito alla presa del controllo, tutti gli accessi al valico sono stati sospesi, incluso quello al personale delle Nazioni Unite. Il valico è stato brevemente riaperto durante il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, entrato in vigore il 19 gennaio 2025. Netanyahu avverte Hamas, "il tempo stringe" Nel frattempo, l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu chiede ad Hamas di "rispettare" il piano in 20 punti, in particolare sulla restituzione dei corpi degli ostaggi uccisi e sul disarmo del gruppo terroristico. "Hamas dovrebbe rilasciare tutti gli ostaggi nella fase 1. Non l'ha fatto. Hamas sa dove si trovano i corpi dei nostri ostaggi. Hamas deve essere disarmato in base a questo accordo. Senza se e senza ma. Non l'ha fatto. Hamas deve aderire al piano in 20 punti. Il tempo stringe", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del primo ministro rilanciata dal quotidiano Times of Israel. Nella stessa nota, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "Israele è impegnato a rispettare l'accordo di cessate il fuoco con Hamas e continua a rispettare la propria parte del piano". IDF, Croce Rossa ha bare con due corpi Le IDF affermano che la Croce Rossa ha informato l'esercito di aver ritirato poco fa due bare, contenenti presumibilmente i corpi di due ostaggi uccisi, da Hamas nella Striscia di Gaza meridionale. La Croce Rossa sta ora portando le bare alle truppe israeliane all'interno di Gaza, dove si terra' una piccola cerimonia presieduta da un rabbino militare. I resti saranno poi trasferiti all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione. L'ala militare di Hamas annuncia di aver consegnato i corpi di due ostaggi alla Croce Rossa. Il comunicato non specifica l'identità degli ostaggi. Attacco dell'Idf su un minibus, 11 morti Nel frattempo, il portavoce della Difesa Civile di Gaza, gestito da Hamas, Mahmoud Basal, fa sapere che ieri un attacco israeliano ha colpito un minibus a Gaza City uccidendo 11 persone della stessa famiglia, tra cui sette minorenni e due donne. "Il veicolo trasportava undici civili, tra cui sette minorenni e due donne, tutti della stessa famiglia. Sarebbe stato possibile avvertirli o parlare con loro in un modo che non li avrebbe portati alla morte", ha dichiarato Basal in un comunicato. L'esercito ha dichiarato che il veicolo era "sospetto" e che si era avvicinato alle truppe in modo tale da farle percepire come "una minaccia imminente". In questo contesto, hanno prima sparato "colpi di avvertimento" contro il furgone e poi "hanno eliminato la minaccia". Hamas ha condannato il massacro, denunciandolo anche come un'ulteriore violazione dell'accordo di cessate il fuoco. "Si tratta di un crimine totale che rivela l'intenzione premeditata dell'occupazione (israeliana) di attaccare civili indifesi senza giustificazione", ha affermato il gruppo islamista nella sua dichiarazione. Il protocollo d'azione di questo esercito - le truppe possono attaccare quando si sentono minacciate e il metodo sono i colpi di avvertimento - ha portato a numerosi massacri di civili a Gaza. Dalla firma del cessate il fuoco, più di 30 palestinesi sono stati uccisi a Gaza per aver attraversato la cosiddetta "linea gialla". Nella maggior parte dei casi, si tratta di persone che cercavano di tornare alle proprie case, dalle quali erano state sfollate. L'accordo firmato da Hamas e Israele stabilisce che la tregua copre l'intera Striscia di Gaza e che l'esercito israeliano deve ritirarsi fino alla "linea gialla". Vance e Witkoff settimana prossima in Israele Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance si recherà in Israele la prossima settimana, in concomitanza con un'altra visita dell'inviato speciale del presidente Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff. I due arriveranno nel Paese nell'ambito degli sforzi di Washington per garantire la continua attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.
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