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Cronaca
Omicidio nell'Anconetano, nella notte fermato un 37enne
Oggi 20-09-25, 14:07
AGI - Un 37enne, originario di Erba (Como) e domiciliato di fatto a Loreto (Ancona), già gravato da precedenti penali, è stato sottoposto a fermo perché ritenuto il presunto autore dell'omicidio di un 45enne, il cui cadavere è stato rinvenuto ieri mattina all'interno di un garage. Il provvedimento è stato eseguito nella notte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ancona, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo e della Stazione di Loreto, hanno eseguito. Si tratta di una delle persone che ieri erano state ascoltate dai militari subito dopo la scoperta del cadavere. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Ancona sulla base delle indagini svolte carabinieri, che si sono avvalsi anche degli accertamenti tecnici condotti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche e dalla Sezione "Cyber Investigation" del Nucleo Investigativo di Ancona. Da quanto si è appreso, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico del fermato e di attribuire al cadavere, in avanzato stato di decomposizione, che presentava una profonda ferita al capo e privo di documenti di riconoscimento, l'identità: è confermato che la vittima è un 45enne di Castelfidardo (Ancona), del quale era stata denunciata la scomparsa alcuni giorni fa presso la questura di Ancona. Le indagini dei carabinieri proseguiranno per risalire al movente del delitto, per il quale al momento non si possono formulare ipotesi definitive, e di ricostruire la dinamica dell'omicidio, anche grazie agli esiti dell'esame autoptico sul cadavere che si terrà nei prossimi giorni. L'uomo è stato accompagnato al carcere di Montacuto, in attesa dell'udienza di convalida del fermo da parte del gip di Ancona. Come sono andati i fatti Il lavoro meticoloso degli inquirenti, fino a tarda notte, è stato decisivo per dare una svolta alle indagini. In carcere è finito l'uomo della coppia nel cui garage è stata rinvenuta la vittima. Entrambi disoccupati, lui con precedenti penali, lei madre di tre figli avuti da una precedente relazione. Già ieri mattina, i due erano stati trattenuti a lungo nella caserma dei carabinieri. In serata sono arrivate le risultanze degli esperti dell'Arma: le tracce scoperte nel loro box e nell'appartamento in cui risiedono e analizzate dal personale del Sis, quelle emerse dal lavoro della Sezione "Cyber Investigation". Informazioni che, incrociate tra loro, hanno dato sostanza agli elementi già in mano alla procura e che hanno portato in carcere l'uomo. È stata la compagna ad aprire la porta basculante del garage; non lo faceva da qualche giorno e ieri ha trovato piegato verso il pavimento un corpo senza vita immerso nel sangue. A quel punto ha chiamato il compagno, che era in casa, ed è stato allertato il 112. La donna risulta al momento estranea all'omicidio. Il nome della vittima è stato reso noto solo questa mattina, perché non aveva documenti con sè, la ferita che presentava al capo era molto ampia, conseguenza di colpi particolarmente violenti, e il cadavere era in evidente stato di decomposizione, chiuso al caldo del garage per alcuni giorni, hanno reso complicato il riconoscimento. La vittima si chiamava Alex Ettore Sorrentino, 45 anni, residente a Castelfidardo (Ancona), noto alle forze dell'ordine e con precedenti penali per questioni legate allo spaccio di droga. Ed è proprio in quest'ambito che sembra plausibile possa essere spiegato il suo assassino. L'indagine, coordinata dal pm Andrea Magi, va avanti per chiarire il movente dell'omicidio e ricostruire la sua dinamica.
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