Oxfam, questo disastro richiede una risposta globale coordinata

AGI - "In queste ore i team di Oxfam in Myanmar sono al lavoro per portare i primi soccorsi alla popolazione nelle aree colpite dal devastante terremoto di magnitudo 7.7 che lo scorso venerdì ha colpito il paese. Il National Disaster Management Committee ha dichiarato lo stato di emergenza in 6 aree: la regione di Sagaing, la regione di Mandalay, la regione di Magway, lo stato di Shan nord-orientale, il territorio di Nay Pyi Taw e la regione di Bago". Lo rende noto Oxfam che aggiunge: "La situazione è drammatica. - spiega Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - I tanti sopravvissuti senza più una casa hanno urgente bisogno di un riparo, acqua pulita e cure mediche, per questo stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner locali per garantire che gli aiuti raggiungano velocemente i più bisognosi. Nelle prossime ore saremo impegnati nel portare e distribuire forniture di primo soccorso come kit igienico-sanitari e altri beni essenziali per le famiglie di sfollati, con l'obiettivo di salvare il maggior numero possibile di vite, risparmiando alla popolazione ulteriori sofferenze". Un operatore del team di Oxfam in Myanmar, al lavoro nella regione di Mandalay, ricorda così quanto avvenuto lo scorso 28 marzo: "Il terreno tremava violentemente sotto i miei piedi. - racconta - Gli edifici intorno a me hanno cominciato a crollare e sentivo le grida delle persone che correvano. È impossibile descrivere l'orrore e l'impotenza provati mentre guardavo le famiglie che cercavano disperatamente di sfuggire alla distruzione. Stiamo vivendo un incubo. Le persone sono spaventate, ferite e hanno urgente bisogno di aiuto. La portata di questa tragedia va oltre ciò che avremmo mai potuto immaginare". "Questo disastro richiede una risposta globale ampia e coordinata per affrontare sia le esigenze immediate, che una gestione dell'emergenza nel lungo termine. - continua Pezzati - La piena portata della distruzione del terremoto sta ancora emergendo, ma abbiamo bisogno di una rapida assistenza umanitaria per aiutare i sopravvissuti a ricostruire le loro vite con dignità".

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