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Cronaca
Papa Francesco: la Pasqua è speranza per i più deboli
19-04-2025, 22:01
AGI - "Diventare costruttori di speranza per il mondo". È l'esortazione di Papa Francesco che nell'omelia preparata per la Veglia Pasquale - letta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio - esprime il suo dolore "per tutti i poveri e gli oppressi della Terra; per le donne umiliate e uccise; per i bambini mai nati e per quelli maltrattati; per le vittime della guerra". "A ciascuno e a tutti portiamo la speranza della Pasqua!", afferma ricordando che lo si può fare "con le nostre parole, con i nostri piccoli gesti quotidiani, con le nostre scelte ispirate al Vangelo". "Tutta la nostra vita può essere presenza di speranza", sottolinea, anche "per coloro ai quali manca la fede", "per quelli che si sono arresi" o per chi "si è chiuso nel proprio dolore". Il tempo di Pasqua "è stagione di speranza", rimarca Francesco e si può essere "messaggeri di speranza" "mentre tanti venti di morte soffiano ancora su di noi". Bisogna far "germogliare la speranza della Pasqua nella nostra vita e nel mondo!", ribadisce. E ricorda: "Quando sentiamo ancora il peso della morte dentro il nostro cuore, quando vediamo le ombre del male continuare la loro marcia rumorosa sul mondo, quando sentiamo bruciare nella nostra carne e nella nostra società le ferite dell'egoismo o della violenza, non perdiamoci d'animo, ritorniamo all'annuncio di questa notte". Dio "non ci lascerà vacillare e non permetterà che il male abbia l'ultima parola". Ma, avverte il Papa, la Resurrezione "irrompe nelle tenebre della storia senza clamore" e a essa corrisponde "una fede umile, priva di ogni trionfalismo" perché la Pasqua del Signore "non è un evento spettacolare con cui Dio afferma sè stesso e obbliga a credere in Lui" e nemmeno noi possiamo viverla in modo disinvolto e senza esitazione interiore. Questo "stile" di Dio "ci libera da una religiosità astratta, illusa dal pensare che la risurrezione del Signore risolva tutto in maniera magica", osserva Francesco che precisa: "Non possiamo celebrare la Pasqua senza continuare a fare i conti con le notti che portiamo nel cuore e con le ombre di morte che spesso si addensano sul mondo". Durante la celebrazione il cardinale Re ha amministrato il battesimo (sacramento dell'iniziazione cristiana) a due uomini e una donna (Ilda Chiara, Dario, Alessandro). Domani in piazza San Pietro il cardinale Angelo Comastri, su delega del Papa, celebrerà la messa nella domenica di Pasqua. Francesco ha espresso il suo desiderio di essere presente per impartire la Benedizione Urbi et Orbi. Nel pomeriggio di oggi, Bergoglio, tra la sorpresa dei fedeli e turisti presenti in Basilica, si è recato in San Pietro, prima della Veglia, per raccogliersi in preghiera. È entrato e uscito dalla Porta della Preghiera, la più vicina a Casa Santa Marta. Alcuni presenti lo hanno visto vicino all'ascensore, nell'area dove si trova la Pietà di Michelangelo, che porta alla Loggia, da dove tradizionalmente si impartisce la benedizione speciale Urbi et Orbi.
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