s
Estero
Piano di pace in Ucraina: slitta la scadenza del 27? La Casa Bianca, "a Ginevra enormi pas...
Oggi 24-11-25, 11:31
AGI - Qualsiasi eventuale accordo per porre fine alla guerra con la Russia dovrà rispettare pienamente la sovranità dell'Ucraina. È quanto sottolinea una nota congiunta di Washington e Kiev diffusa dopo i colloqui, definiti "costruttivi", tra funzionari statunitensi, ucraini ed europei a Ginevra. Sulla base del piano statunitense in 28 punti, giudicato dai critici troppo prono alle istanze del Cremlino, i negoziatori hanno redatto "uno schema di pace aggiornato e perfezionato", si legge nella dichiarazione. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva concesso all'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, tempo fino al 27 novembre per approvare il documento ma ha poi chiarito che non si trattava di una "offerta finale". La riprova sta nelle parole del segretario di Stato americano, Marco Rubio che, dopo i colloqui di Ginevra, ha confermato quanto la scadenza del 27 novembre, Giorno del Ringraziamento, sia da considerare "fluida". "Abbiamo davvero fatto passi avanti, quindi sono molto ottimista che ci arriveremo in tempi molto ragionevoli, molto presto - ha precisato Rubio -, che sia giovedì, venerdì, mercoledì, lunedì o la settimana dopo, vogliamo che sia presto, perchè le persone stanno morendo". "Colloqui costruttivi" "I colloqui sono stati costruttivi, mirati e rispettosi" e "sottolineano l'impegno condiviso per il raggiungimento di una pace giusta e duratura", si legge ancora nella dichiarazione congiunta, secondo la quale i negoziatori sono giunti a "progressi significativi" e "hanno ribadito che qualsiasi accordo futuro dovrà rispettare pienamente la sovranita' dell'Ucraina e garantire una pace sostenibile e giusta". Entrambe le parti si sono impegnate a continuare a lavorare su proposte congiunte "nei prossimi giorni". Soddisfazione è stata espressa anche dai capi delle due delegazioni: il segretario di Stato, Marco Rubio, per gli Usa; il capo dell'ufficio presidenziale di Zelelnsky, Andriy Yermak, per l'Ucraina. Il primo ha parlato di progressi "enormi", il secondo ha menzionato "ottimi progressi". La delegazione ucraina ha spiegato che la nuova versione della bozza del piano statunitense, ancora non pubblicata, "riflette già la maggior parte delle principali priorità dell'Ucraina". Rubio, la cui delegazione includeva il genero di Trump, Jared Kushner, e l'inviato speciale Steve Witkoff, ha dichiarato ai giornalisti che il lavoro per ridurre i punti di disaccordo è avanzato "in modo molto sostanziale". "Posso dirvi che le questioni rimaste aperte non sono insormontabili", ha affermato Rubio, "credo sinceramente che ci arriveremo". Il capo della diplomazia Usa ha sottolineato che qualsiasi accordo finale "dovrà essere concordato dai presidenti", e avvertito che "ci sono un paio di questioni su cui dobbiamo continuare a lavorare" prima di cercare di coinvolgere il Cremlino, che ha accolto con favore la proposta originale. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato, dal G20 di Johannesburg, che oggi avrebbe parlato con la controparte russa, Vladimir Putin. Rubio ha definito Trump "abbastanza soddisfatto dei resoconti che gli abbiamo fornito sui progressi compiuti" e la Casa Bianca, in una dichiarazione separata, ha affermato che i colloqui hanno segnato "un significativo passo avanti". Nelle stesse ore, secondo la consueta tattica del bastone e della carota, il presidente degli Stati Uniti tornava tuttavia ad accusare la "leadership" ucraina di non aver espresso alcuna gratitudine per i suoi sforzi e ad accusare i Paesi europei di non fare abbastanza per fermare la guerra, continuando ad esempio gli acquisti di petrolio russo. Zelensky ha risposto a stretto giro su X, dicendosi "grato agli Stati Uniti e personalmente al presidente Trump" per un aiuto che ha "salvato vite ucraine". L'Europa, rimasta tagliata fuori dalla trattativa, cerca intanto di far sentire la sua voce. I leader del vecchio continente, incontratisi al G20, intendono fare il punto della situazione a margine di un vertice tra Unione Europea e Unione Africana previsto oggi in Angola. "L'Ucraina deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino. Ha scelto un destino europeo", ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una nota, sottolineando che la "centralità" del ruolo dell'Unione Europea deve essere "pienamente riflessa" in qualsiasi piano di pace. Diversi capi di governo europei hanno sentito Trump per telefono nelle scorse ore, tra cui il premier britannico, Keir Starmer. L'inquilino di Downing Street ha spiegato che lui e il presidente americano hanno concordato "che dobbiamo lavorare tutti insieme in questo momento critico per raggiungere una pace giusta e duratura". La reazione di Mosca Il Cremlino non ha ancora ricevuto le modifiche al piano di pace per l'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov sottolineando di essere in attesa delle possibili modifiche ai 28 punti declinati degli Stati Uniti. Il Cremlino ha dichiarato che la Russia rimane aperta ai negoziati e si impegna a sostenere i colloqui di Anchorage. "Non abbiamo ancora visto alcun piano. Abbiamo letto una dichiarazione secondo cui, in seguito delle discussioni che si sono svolte a Ginevra, sono state apportate alcune modifiche al testo che avevamo visto in precedenza" ha detto Peskov, citato da Ria Novosti "Bene, aspetteremo e vedremo. A quanto pare, il dialogo sta proseguendo e alcuni contatti proseguiranno. Non abbiamo ancora ricevuto nulla di ufficiale". Mosca non sa quale testo del piano di pace sia stato elaborato durante i contatti tra Stati Uniti e Ucraina a Ginevra, ha aggiunto il portavoce presidenziale russo "Non sappiamo se il capo del regime di Kiev verrà a Washington, cosa verrà discusso esattamente o quale testo è stato redatto a Ginevra. Non abbiamo ancora queste informazioni". Il Cremlino preferisce basarsi sulle informazioni ufficiali sul piano statunitense e non confrontare i resoconti dei media, ha detto Peskov. "Non sappiamo quanto i resoconti dei media siano affidabili e quanto corrispondano alla realtà. E' una questione troppo importante e complessa per affidarsi esclusivamente ai resoconti dei media - ha spiegato -. In questo caso, dobbiamo innanzitutto basarci sulle informazioni che provengono dai canali ufficiali. Non abbiamo ancora ricevuto tali informazioni e non vogliamo ancora confrontare nulla". La Russia rimane aperta ai contatti e ai negoziati con gli Stati Uniti, ha aggiunto Peskov. "Vorrei ricordarvi che il presidente Putin ha affermato che restiamo aperti a tali negoziati" ha detto, commentando la possibilità di contatti tra Russia e Stati Uniti.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
