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Estero
Pizzaballa, il costruttore di ponti in Terra Santa
Oggi 06-05-25, 17:33
AGI - Nelle settimane prima del Conclave la sua popolarità, finalmente, ha superato quella di suo zio-cugino Pier Luigi Pizzaballa, il grande portiere dell'Atalanta (e per un paio di stagioni della Roma) il cui nome è legato però a un fatto curioso, per un disguido o forse una scelta di marketing la sua figurina della raccolta Panini era introvabile: "Il portiere dell'Atalanta è cugino di mio padre. Anch'io, come tutti, facevo la raccolta delle figurine. E anch'io, come tutti, Pizzaballa non l'ho mai trovato", aveva raccontato alcuni anni fa, intervistato dal Corriere della Sera, il patriarca di Gerusalemme. Il 60enne cardinale italiano Pierbattista Pizzaballa è di carattere piuttosto schivo e riservato, tanto che con il grande portiere non si è mai fatto fotografare, ritenendo forse il clamore suscitato da questa parentela una cosa piuttosto futile, abituato com'è da molti anni a muoversi in bilico tra le parti nel conflitto israelo-palestinese. Papa Francesco lo ha voluto Patriarca Latino di Gerusalemme, a capo di una diocesi che comprende buona parte del Medio Oriente estendendosi fino alla Siria e a Cipro, oltre a comprendere la Terra Santa: Israele, Giordania e i Territori Palestinesi. Residente a Gerusalemme dal 1990, si è impegnato a mantenere - fin quando è stato possibile - buoni rapporti sia con le autorità israeliane che con quelle palestinesi in un contesto che via via è diventato sempre più difficile. "Non possiamo essere pienamente religiosi se non lavoriamo per la pace, la riconciliazione e il dialogo", ha detto ai giornalisti poco prima di partire per Roma per il Conclave, elogiando gli sforzi di pace di Papa Francesco. È stato proprio Bergoglio a conferirgli la porpora cardinalizia nel settembre 2023, meno di un mese prima della strage del 7 ottobre dei kibbutz da parte di Hamas, che ha poi scatenato la guerra nella Striscia di Gaza. Dopo l'attacco, Pizzaballa ha firmato una dichiarazione congiunta con altri leader religiosi, invitando Israele a "evitare di uccidere persone innocenti" nella sua rappresaglia. La dichiarazione, che non condannava l'offensiva di Hamas, fece infuriare Israele. Pizzaballa in seguito prese le distanze, condannando "l'inaccettabile e incomprensibile barbarie" compiuta dal gruppo palestinese. Pochi giorni dopo, il cardinale arrivò con grande generosità ed eroico coraggio a offrire se stesso in cambio dei bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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