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Cronaca
Portano in Sardegna le indagini sulla rapina a due furgoni portavalori in Toscana
30-03-2025, 19:07
AGI - Sembrano aver imboccato la strada della Sardegna le indagini per far luce sul violento assalto a due furgoni portavalori messo a segno nel pomeriggio del 28 marzo sulla Variante Aurelia all'altezza di San Vincenzo, in provincia di Livorno. I carabinieri, che stanno indagando sulla rapina che ha fruttato un bottino di circa 3 milioni di euro, sono sempre più convinti che la banda provenga dall'isola dei Nuraghi. Le indagini e i dialoghi in dialetto sardo A suffragare l'ipotesi sarebbero i dialoghi fra i malviventi captati da alcuni passanti che hanno ripreso con i telefonini alcune fasi della rapina e nei quali i banditi parlerebbero in dialetto sardo (e più precisamente della zona di Nuoro). Non solo: colpi dalla dinamica simile a quella utilizzata dai banditi – con l'uso di esplosivi e kalashnikov – si sono verificati di recente anche in Sardegna. Le ricerche dei malviventi in Toscana Intanto proseguono le ricerche dei malviventi in tutta la Toscana centrale, con particolare riferimento alle province di Livorno, Pisa, Grosseto e Siena, dove i componenti della banda potrebbero aver trovato provvisoriamente rifugio. Ritrovamento delle auto utilizzate nel colpo Gli inquirenti hanno ritrovato anche la seconda auto utilizzata per il colpo di venerdì pomeriggio ai due portavalori in provincia di Livorno. I banditi hanno abbandonato la vettura in un dirupo fra Sassetta e Suvereto, nella zona sud della provincia di Livorno, non lontano da dove è avvenuto l'assalto ai portavalori sulla variante Aurelia all'altezza dell'uscita di San Vincenzo. L'auto è adesso a disposizione degli investigatori che la esamineranno per cercarvi delle tracce (sia impronte digitali che biologiche) utili alle indagini. La prima auto – una Volvo CX60 – era già stata ritrovata poche ore dopo il colpo a Castelnuovo Valdicecina, in provincia di Pisa.
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