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Estero
Quali 'Epstein files' non saranno desecretati e il ruolo di Pam Bondi
Oggi 20-11-25, 11:47
AGI - Dopo l'approvazione da parte di entrambe le camere del Congresso degli Stati Uniti del rilascio di tutti i file sul finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, il presidente Donald Trump ha firmato per rendere effettiva la legge, chiamata Epstein Files Transparancy Act, dopo l'approvazione insolitamente rapida che ha sorpreso la stessa Casa Bianca e i media americani, e deluso lo Speaker della Camera, Mike Johnson, che si aspettava emendamenti al Senato, in modo da allungare i tempi. Tutto ha avuto uno sviluppo inatteso, soprattutto nei tempi e nei numeri. La Camera ha approvato la misura a stragrande maggioranza, con un voto di 427 a 1. Il Senato, davanti a un'unanimità dell'altra camera, non poteva più rallentare il percorso e ha dichiarato che avrebbe approvato il provvedimento prima ancora di riceverlo ufficialmente. I "fascicoli Epstein" rappresentano la vasta mole di documenti raccolti durante le indagini penali sul finanziere, inclusi i verbali delle interviste con vittime e testimoni, e gli oggetti confiscati durante le perquisizioni delle sue varie proprietà. Trump, i fascicoli e la distrazione politica Trump ha detto che il tempismo non è importante per lui e ha continuato a definire la questione una distrazione. "Non voglio che i repubblicani distolgano lo sguardo da tutte le vittorie che abbiamo ottenuto", ha scritto in un post sui social martedì pomeriggio. Ma da giorni la relazione storica di Trump con Epstein è tornata al centro delle cronache dopo che i legislatori statunitensi hanno pubblicato più di 20 mila pagine di documenti provenienti dall'eredità di Epstein, inclusi alcuni che citano Trump e altre figure di spicco, senza però indicare alcun illecito da parte loro. L'accelerazione inattesa e l'inversione di rotta L'inversione di rotta di Trump nel weekend, passato dal minacciare coloro che al Congresso volevano la pubblicazione dei fascicoli al sostenere che non c'era "niente da nascondere", ha sorpreso alcuni a Washington e dato un'accelerata alle procedure. La leadership repubblicana al Congresso è rimasta spiazzata, dopo essersi allineata per settimane alla posizione del presidente opponendosi alla pubblicazione dei file. Non tutti i file saranno desecretati Adesso che è arrivata la firma di Trump, non è certo però che il Congresso potrà ottenere tutti i documenti. Resta discrezione del dipartimento di Giustizia, guidato dalla fedelissima di Trump, la procuratrice generale Pam Bondi, decidere cosa desecretare e cosa no. Ma conteranno solo le informazioni che saranno ritenute sensibili per la sicurezza personale e non quelle che potrebbero impattare l'immagine politica delle persone citate da Epstein, incluso lo stesso presidente. La legge richiede la consegna dell'elenco con i nomi di tutti i rappresentanti delle amministrazioni e politici citati nei file, mentre verranno tutelati i nomi delle vittime e censurato il materiale video e fotografico degli abusi.
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