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Economia e Finanza
Quanto si risparmia portando la 'schiscetta' da casa
Ieri 02-12-25, 11:12
AGI - Rinunciare alla pausa pranzo e portare la 'schiscetta' in ufficio fa risparmiare fino a due mensilità. Per alcuni, infatti, il pranzo fuori può arrivare a costare circa il 20% del reddito lordo mensile. E' quanto emerge da un'analisi di Bravo - fintech leader nella gestione del debito -, secondo cui il risparmio tocca in media i 263 euro al mese, quasi 3.200 euro su base annua. Se lo confrontiamo con lo stipendio medio netto mensile – che in Italia si attesta tra 1.700 e 1.850 euro – parliamo di quasi due mesi di busta paga in più. Non male per chi pensa che "tanto sono solo pochi euro al giorno". La differenza in termini di spesa è enorme: basti considerare che un piatto di pasta, un'acqua e un caffè fuori costano in media 16 euro al Nord e 13 euro al Sud. A casa, appena 1,7 euro. Portarsi il pranzo a lavoro non fa bene quindi solo alla salute ma anche al portafogli. Risparmio record al nord: la classifica regionale Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria e Trentino-Alto Adige sono le regioni dove potenzialmente si può risparmiare di più (circa 3.500 euro). In fondo alla classifica troviamo Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo (tutte poco sotto i 2.800 euro), con un divario di quasi 670 euro all'anno rispetto al Nord. Tra le prime 20 città per risparmio assoluto dominano Lombardia (6 città), Emilia-Romagna (4), Piemonte e Veneto (3 ciascuna). Le regioni meridionali sono quasi del tutto assenti nella parte alta della classifica, complici le retribuzioni più basse e i costi inferiori della ristorazione. La situazione si ribalta però analizzando il risparmio in percentuale sulla busta paga. Milano, Monza e Parma: dove la schiscia fa risparmiare di più In termini assoluti, le città dove portarsi il pranzo da casa fa risparmiare di più sono concentrate al Nord. Milano, Monza-Brianza, Parma, Modena e Bologna guidano la classifica con un risparmio annuo di 3.630 euro ciascuna. Milano, con una retribuzione mensile lorda di circa 2.780 euro (la più alta d'Italia), rappresenta il caso emblematico di come il peso della spesa alimentare quotidiana resti rilevante anche con stipendi più alti. Sul fronte opposto, tutte le città del Sud e alcune del Centro si attestano sui 2.760 euro all'anno di potenziale risparmio. Il minor risparmio in valore assoluto è dovuto principalmente al costo più basso del pranzo fuori, che rende la differenza con la schiscia meno marcata in termini monetari, ma comunque significativa rispetto al reddito locale. Vibo Valentia, Grosseto e Imperia: dove la schiscia pesa di più sulla busta paga Infatti, se si analizza il risparmio non in valore assoluto, ma in percentuale sulla retribuzione mensile lorda, la classifica si ribalta completamente. Vibo Valentia conquista il primo posto: qui chi si porta il pranzo da casa risparmia il 22,3% della propria busta paga mensile, circa 243 euro su 1.090 euro di retribuzione lorda. Seguono Grosseto (21,5%) e Imperia (21%). Queste sono le città dove rinunciare al pranzo fuori ha l'impatto più significativo sul bilancio familiare in termini relativi. Milano, nonostante sia in testa per risparmio assoluto, si posiziona ultima nella classifica percentuale con appena il 10,8%. In molte città del Sud e in alcuni centri più piccoli del Centro-Nord, l'incidenza della schiscia sul budget mensile è decisamente più rilevante.
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