s

Estero
Russia e Usa parlano a Riad del destino dell'Ucraina. Trump: "Incontrerò Putin entro febbraio"
19-02-2025, 00:02
AGI - Due delegazioni di alto livello statunitense e russa si sono incontrate in Arabia Saudita per i negoziati più estesi tra i due Paesi in tre anni, concordando di avviare un processo di pianificazione della fine della guerra in Ucraina e di perseguire una più stretta cooperazione, sullo sfondo dei timori di Kiev e di tutta l'Europa che Donald Trump possa spingere per un accordo a favore di Vladimir Putin. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non invitato al tavolo di Riad e che si trovava ad Ankara per colloqui con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha condannato i negoziati "sull'Ucraina senza l'Ucraina" e ha chiesto colloqui "equi" che includano oltre a Kiev, l'Ue, il Regno Unito e la Turchia. Erdogan, da parte sua, ha descritto il suo Paese come "un ospite ideale per possibili negoziati tra Russia, Ucraina e Stati Uniti". Dopo i colloqui al Palazzo Diriyah a Riad, durati quasi cinque ore, il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha affermato che le parti hanno concordato di creare un team di alto livello per i colloqui di pace in Ucraina e per esplorare "opportunità economiche e di investimento che emergeranno da una conclusione positiva del conflitto in Ucraina". Le dichiarazioni hanno evidenziato un cambiamento radicale nell'approccio di Washington a Mosca, allontanandosi drasticamente dagli sforzi dell'amministrazione Biden volti a isolarla. Nonostante l'accelerazione diplomatica, si sa ancora poco del piano di pace di Trump per l'Ucraina o della volontà della Russia di impegnarsi, e l'incontro di Riad ha offerto pochi nuovi indizi. Rubio si è detto "convinto" che Mosca voglia impegnarsi in un "processo serio" per porre fine alla guerra e ha comunque assicurato che un accordo sull'Ucraina deve essere "accettabile" per tutti. "Deve essere una fine definitiva della guerra, non temporanea, come abbiamo visto in passato. Sappiamo, è solo la realtà delle cose, che ci dovrà essere una discussione sui territori e ci sarà una discussione sulle garanzie di sicurezza", ha detto parlando alla stampa. Il capo della diplomazia americana ha assicurato che gli europei - anche loro esclusi dai colloqui di oggi, ma senza i quali una revoca unilaterale delle sanzioni economiche contro la Russia da parte di Washington è difficilmente possibile - si dovranno "sedere al tavolo a un certo punto". La Russia a Riad ottiene quello che chiedeva da anni: trattare da pari a pari con gli Usa, ritenuti dal Cremlino gli unici responsabili della guerra e quindi anche l'unico attore in grado di fermarla. I media ufficiali russi lodano l'amministrazione Trump e il suo "tentativo di sistemare i pasticci commessi da Biden e soci". Il capo della delegazione russa, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, ha dichiarato di aver percepito "un vivo interesse nel rimuovere gli ostacoli artificiali allo sviluppo di una cooperazione economica reciprocamente vantaggiosa" tra Russia e Stati Uniti. Il riferimento implicito è alle sanzioni economiche. Lavrov si è anche detto sicuro che gli Usa abbiano iniziato a "comprendere meglio" la posizione di Mosca, ribadendo in questa occasione la categorica opposizione della Russia a qualsiasi contingente di Paesi Nato sul suolo ucraino e che russi e americani non solo si erano "ascoltati" a vicenda, ma si erano anche "compresi". Intanto, Usa e Russia si sono promesse di riportare le rispettive rappresentanze diplomatiche ai livelli pre-crisi e hanno deciso di "nominare team di alto livello per iniziare a lavorare a una soluzione al conflitto in Ucraina il prima possibile". Keith Kellogg, l'inviato speciale Usa, è il primo ufficialmente investito del compito di guidare il negoziato da parte americana. Un altro team a parte, invece, sarà nominato per portare avanti i colloqui sulle questioni più prettamente bilaterali. Prima dell'inizio dei colloqui, la Russia aveva sottolineato che la risoluzione della guerra in Ucraina era inscindibile dalla riorganizzazione dell'architettura di sicurezza europea. La Russia chiede da tempo il ritiro delle forze Nato dall'Europa orientale, considerando l'Alleanza una minaccia esistenziale. In particolare, aveva utilizzato questo argomento per giustificare la sua invasione dell'Ucraina nel 2022. L'amministrazione del presidente Donald Trump e' stata molto critica nei confronti degli alleati europei e poco propensa a sostenere Kiev. Zelensky ha reagito con durezza ai negoziati di Riad, di cui non era stato neppure informato: non solo ha posticipato al 10 marzo la sua visita in Arabia Saudita prevista per domani, ma ha anche avvertito che non rispettera' mai gli "ultimatum" di Mosca. L'incontro di Riad si chiude comunque senza una data per l'atteso vertice Putin-Trump che il presidente Usa aveva ipotizzato potesse tenersi gia' la prossima settimana, sempre nella capitale saudita. Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, anche lui al tavolo dei negoziati, ha osservato che è troppo presto per parlare di un riavvicinamento con gli Usa; tuttavia, fa notare l'agenzia ufficiale Ria Novosti, "come dicono i nostri amici cinesi, un viaggio lungo mille miglia inizia con un singolo passo". Trump: "Più fiducioso per un accordo con Mosca" Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di essere più "fiducioso" nella possibilità di un accordo con Mosca dopo le discussioni tra americani e russi a Riad e ha dichiarato di essere "totalmente favorevole" alla presenza in Ucraina di truppe europee di pace. Il Presidente americano ha anche detto di essere "deluso" dai commenti di Kiev sull'assenza dell'Ucraina alle discussioni russo-americane a Riad. "Penso di avere il potere di porre fine alla guerra", ha aggiunto Donald Trump davanti ai giornalisti in Florida. Il leader di Washington ha definito i colloqui odierni con i funzionari russi come "molto buoni", aggiungendo che vogliono "fare qualcosa". "Vogliono fermare la barbarie selvaggia", ha detto. "Sia la Russia sia l'Ucraina stanno perdendo migliaia e migliaia di soldati, e anche molte persone sono state uccise". L'invio delle truppe Gli Stati Uniti non schiereranno mai soldati in Ucraina anche se il presidente ha sottolineato di non volersi opporre allo schieramento di truppe di una missione europea di pace in territorio ucraino, una possibilità di cui i leader europei hanno parlato in un incontro a Parigi. "Se volete farlo, bene. Sono assolutamente a favore. Se volete farlo, credo che sarebbe giusto". Gli Stati Uniti, ha suggerito, non parteciperanno "perché siamo molto lontani". Trump ha continuato dicendo che "nessuno mi ha chiesto di rimuovere tutte le truppe americane dall'Europa se ci fosse un accordo di pace, quindi non penso che dovremmo farlo". Ha continuato: "Non vorrei farlo. Ma questa domanda non è mai stata sollevata". "Probabilmente incontrerò Putin entro febbraio" Poi l'annuncio dello stesso Tycoon che anticipa come "probabilmente" incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin prima della fine del mese, mentre cerca di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra. Trump ha risposto "probabilmente" a una domanda sull'argomento mentre stava lasciando una conferenza stampa presso la sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida. Il Presidente degli Stati Uniti si è dichiarato "deluso" dai commenti di Kiev sull'assenza dell'Ucraina nel confronto russo-americano. Sull'Ucraina ha aggiunto: "Penso di avere il potere di porre fine a questa guerra, e penso che stia andando bene. Ma oggi ho sentito: 'Oh beh, non siamo stati invitati'. Bene, siete stati lì per tre anni. Avreste dovuto finirla dopo tre anni. Non avreste mai dovuto iniziarla. Avreste potuto fare un accordo", ha affermato. L'Ucraina non ha mai cominciato la guerra, che è iniziata nel febbraio 2022 quando il Presidente russo Vladimir Putin ha invaso il Paese. Trump ha affermato che avrebbe potuto raggiungere un accordo per l'Ucraina "che avrebbe dato loro quasi tutto il territorio... e nessuna persona sarebbe stata uccisa"."Ma", ha concluso, "hanno scelto di non farlo in quel modo". Trump, parlando dal suo resort a Mar-a-Lago, in Florida, ha aggiunto che Zelensky gli piace "personalmente", sostenendo, senza prove, che il leader ha una percentuale di consenso del "quattro per cento".
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0