s

Politica
Salvini e Le Pen a Roma contro l'Europa "in mano a lobbisti" e "cinica"
Ieri 11-05-25, 19:21
AGI - Da Roma contro quell'Europa che per Matteo Salvini è "in mano a lobbisti, finanzieri, affaristi, immigrazionisti, fondamentalisti ambientalisti". La stessa Ue che secondo Marine Le Pen è invece "antidemocratica" e "sfrutta con cinismo abietto ogni crisi". Durante la giornata finale della Scuola di formazione politica della Lega va in scena il 'duetto' tra i leader dei Patrioti europei. Salvini e Le Pen, ancora insieme, con Bruxelles nel mirino. Giorgia Meloni non fa parte della maggioranza a sostegno di Ursula von der Leyen ma ha comunque ottenuto una vicepresidenza della Commissione per Raffaele Fitto e alla premier italiana, in un'intervista al Corriere della Sera, Le Pen riconosce che "ha incontestabilmente un ruolo diplomatico importante. Con la signora Meloni abbiamo delle divergenze ma posso constatare che è riuscita a ottenere risultati importanti sia sul piano esterno che sull'economia italiana". La fondatrice del Rassemblement National non ha chiuso la porta a un patto con Ecr, il gruppo in cui siede Fratelli d'Italia al Parlamento europeo. "Oggi i Patriots sono il primo gruppo di opposizione, ma insieme ai Conservatori saremmo il secondo. Io non perdo la speranza che i sovranisti possano evolvere in una sola formazione", ha spiegato ancora al Corriere. "Io oggi non sono qui per incontrare Giorgia Meloni ma mi auguro che ci possa essere una collaborazione su tante cose", ha poi ribadito in un incontro con la stampa prima del suo intervento all'evento della Lega. Di certo, Salvini e Le Pen non hanno nascosto le loro forti riserve all'indirizzo dell'attuale leadership europea. "La Commissione sfrutta con un cinismo abietto ogni crisi, che sia migratoria, sanitaria, energetica, geopolitica, per privare le nazioni sovrane di ulteriori poteri. Ma accaparrarsi le competenze non basta. La tappa successiva è l'ingerenza diretta della Commissione nei processi elettorali degli Stati membri", è l'accusa della fondatrice di Rn che ha insistito: "Ogni volta che l'Unione europea accusa qualcuno di qualcosa, in realtà è l'Unione stessa che la commette". "In Romania - ha chiarito - c'è stata una reazione del popolo che ha rivendicato la propria democrazia e questo è qualcosa di importante. L'Unione Europea sta lottando sempre più contro i propri avversari politici. Ne abbiamo pagato le conseguenze io, Matteo, Orban...". Salvini, esprimendo "gioia" per le parole di pace pronunciate oggi da Papa Leone XIV, ha attaccato sul tema del riarmo: "C'è l'impressione, però, che c'è qualcuno a cui convenga, a Parigi, a Berlino, a Bruxelles, che le guerre proseguano". La critica alla Commissione europea è il cuore di tutto il discorso di Le Pen. "Oggi l'atteggiamento della Commissione europea è grave. Vedo nelle derive della von der Leyen, incoraggiate dai governi francese e tedesco, un peggioramento del destino del nostro continente, per il principio della sovranità nazionale. Oggi siamo entrati nell'epoca di una costruzione a marcia forzata di un vero e proprio stato centralizzato", denuncia. Salvini batte sul Green Deal, "un suicidio economico e ambientale che va fermato". E ancora Le Pen: "Nonostante questi attacchi della Commissione alle sovranità nazionali, questa Unione europea antidemocratica è sempre più contestata dai popoli. Noi Patrioti per l'Europa stiamo vincendo la battaglia culturale per un'Europa delle nazioni libere, efficienti, per un'Europa democratica, delle nazioni sorelle unite da collaborazioni scelte liberamente". Per l'ospite francese "se non cambiamo rotta, non è la ripresa che ci aspetta ma piuttosto la cancellazione dell'Europa e questa sarebbe una tragedia storica". Non manca l'affondo contro l'inquilino dell'Eliseo, Emmanuel Macron, che, secondo Le Pen, "sta preparando alla guerra più che alla pace". Il segretario della Lega e la leader di Rn, in mattinata, si sono recati in piazza S.Pietro, dove hanno assistito al primo Regina Caeli di Leone XIV. Entrambi sottolineano le sue parole sulla pace. "Ha messo al centro del suo discorso la pace, sono parole che non possiamo fare altro che sottoscrivere", commenta Le Pen. "Non sono tra quelli che si esercitano nel tirare per la giacchetta il Santo Padre. È il Papa, è stato scelto dai cardinali e dallo Spirito Santo. Per me è la massima autorità. Se devo trasmettere una sensazione personale, è di gioia, per il fatto che la piazza oggi lo abbia applaudito più volte sul tema della pace", è la riflessione di Salvini. "Le Pen è tra le donne più importanti in Europa", dice il segretario della Lega sul palco. "Avanti, viva l'Italia, viva la Francia, viva i Patrioti per l'Europa e viva l'Europa delle nazioni", è il congedo di Le Pen.
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0