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Estero
Scholz attacca Vance, 'va a Dachau e poi sostiene l'Afd'
15-02-2025, 13:24
AGI - Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha aperto la seconda giornata della Conferenza sulla sicurezza di Monaco con una dura risposta al vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, respingendo il suo invito a collaborare con i nazionalisti di Afd come un'ingerenza in una campagna elettorale ormai agli sgoccioli. In un intervento spesso interrotto da scroscianti applausi, Scholz ha esordito ringraziando Vance per la sua visita al campo di concentramento di Dachau e al suo appello perché simili tragedie "non avvengano mai più ma ha poi denunciato "l'incompatibilità" della condanna del nazismo con il sostegno a una formazione politica che a quel passato si ricollega. Quando mancano otto giorni alle elezioni politiche in Germania, Vance, rientrato già ieri sera negli Usa, a Monaco non ha incontrato Scholz, ma ha avuto colloqui con il suo avversario conservatore, il presidente della Cdu Friedrich Merz e, soprattutto, con la leader di Afd, Alice Weidel, esclusa, cosi' come la "rossobruna" Sahra Wagenknecht, da un evento che vede la partecipazione di altri due candidati cancellieri, il verde Robert Habeck e il liberale Christian Lindner, che non parlerà però dal palco. Il faccia a faccia tra Vance e Weidel, che già aveva goduto dell'endorsement di Elon Musk, è per Scholz più di un'ingerenza, è un vero e proprio affronto all'identità politica della Germania postbellica. "Non accetteremo che estranei intervengano nella nostra democrazia, nelle nostre elezioni, nella formazione democratica dell'opinione a favore di questo partito", ha tuonato Scholz, "ciò non è appropriato, soprattutto tra amici e alleati, e noi lo respingiamo fermamente. Siamo noi che decidiamo il futuro della nostra democrazia". "Nessuno dall'estero può venire a dirci di collaborare con Afd, soprattutto guardando al passato della nostra nazione", ha continuato il cancelliere, che ha rivendicato la necessità del 'Brandmauer', il cordone sanitario costruito dagli altri partiti per escludere Afd da posizioni di responsabilità politica, "muro di fuoco" che ieri Vance ha chiesto esplicitamente di abbattere. E la Germania non vuole sentire dall'America lezioni nemmeno sulla libertà di espressione, che non può tutelare le manifestazioni di odio. Quanto all'Ucraina, Berlino ribadisce che non è accettabile una trattativa che escluda dal tavolo Kiev e l'Europa così come "inaccettabile" è stato l'intervento pronunciato ieri da Vance. Un intervento che il cancelliere ha invitato a "non minimizzare", in quella che sembra una risposta indiretta al segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ieri lo ha definito, ai microfoni della Cnn, un "discorso filosofico". Scholz è stato meno diretto nel commentare la proposta di Ursula von der Leyen di uno scorporo delle spese sulla difesa dal Patto di Stabilità Ue. Il cancelliere ha però aperto a una discussione in materia e ha promesso una deroga ai limiti previsti dalla Costituzione tedesca per le spese militari, qualora sia rieletto. Una rielezione che la direttrice dell'Economist, Zanny Minton Beddoes, ha definito "improbabile", intervistandolo. "Lo avevate detto anche la volta scorsa e ho vinto", ha replicato Scholz con un sorriso.
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