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Economia e Finanza
Scoppia la Labubu-mania: il business milionario nato da un’illustrazione
Oggi 01-11-25, 10:31
AGI - È scoppiata la "Labubu-mania", un fenomeno di collezionismo globale di pupazzi creati dall'illustratore Kasing Lung, diventati virali grazie a celebrità e video di "unboxing" su piattaforme come TikTok. Si tratta dell'ultimo 'gridò della globalizzazione e non è made in Usa ma è hongkonghese. Nel 2015 l'azienda How2Work creò il primo pupazzo ispirato al personaggio di Labubu, ma il successo arrivò solo nel 2019 quando iniziarono a far parte della serie "The Monsters", lanciata dalla catena di negozi cinese Pop Mart, che li ha distribuiti, mescolando innocenza, mistero e un'estetica vagamente gotica, che ha contribuito a farli diventare un successo globale e dei veri oggetto di culto. In pratica Pop Mart, con una geniale idea di marketing, ha iniziato a vendere ogni figura in blind box, ovvero in scatole misteriose che non rivelano il personaggio al loro interno: un meccanismo che trasforma l'acquisto in un'esperienza da collezionisti e in una sfida. Poi TikTok a Pop Mart hanno fatto il resto, trasformando questo mostricciatolo di peluche in un fenomeno virale e in un successo globale. Tutto ha inizio grazie alle idee di Kasing Lung, l'inventore dei Labubu, il quale, per chi frequenta il mondo del pop design orientale, suona familiare quanto quello di una rockstar: illustratore, artista, narratore visivo e designer, Lung è decisamente una celebrità. La sua mente creativa sta dietro l'universo di questi personaggi, che evocano un'estetica raffinata e un linguaggio visivo capace di connettere l'infanzia, il mito e l'ombra. Nato a Hong Kong e cresciuto in Belgio, Kasing Lung si forma come illustratore, e inizia la sua carriera pubblicando libri per l'infanzia con uno stile personale, onirico e pieno di riferimenti alla cultura pop, ai racconti folklorici asiatici e alle leggende urbane. Nei suoi lavori illustrati, le creature di Lung si caratterizzano per il design essenziale ma profondamente espressivo: grandi occhi malinconici, corna, denti aguzzi, posture incerte e sguardi sospesi. Tra queste figure, il personaggio di Labubu emerge come l'alter ego per eccellenza dell'artista e nasce come illustrazione, ma nel tempo prende forma come scultura, vinile, oggetto, icona. La collaborazione con How2work, azienda hongkonghese specializzata in art toy, permette di trasformare questa figura in una serie di collezionabili in edizione limitata, subito ricercatissimi da collezionisti e appassionati di tutto il mondo, ma capace anche di collegarsi saldamente con il mondo dell'immaginario emotivo infantile: quello in cui la paura e la meraviglia si confondono, dove il mostro non è mai solo cattivo, e dove il confine tra reale e fantastico è volutamente sfumato. Labubu vive in un universo narrativo chiamato The Monsters, popolato da altre creature enigmatiche. La sua estetica è semplice, ma non banale. Ogni sua versione - da quella classica a quelle ispirate alle stagioni, agli elementi o ai miti - non è solo un giocattolo, è un frammento narrativo, un character design carico di personalità, capace di parlare a pubblici differenti: bambini, designer, illustratori, collezionisti, adulti nostalgici, appassionati di cultura kawaii e gotica allo stesso tempo. In Labubu convivono la dolcezza del peluche e la profondità dell'oggetto d'arte. È il perfetto esempio di come il toy design possa fondere linguaggio visivo, storytelling e design narrativo.
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Il Resto del Carlino
