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Cronaca
Scuola, ai prof 150 euro in più al mese
Oggi 05-11-25, 18:36
AGI - È stato firmato all'Aran il rinnovo del contratto collettivo per il triennio 2022-24 del comparto scuola che interessa 1 milione e 286mila dipendenti, tra personale della scuola, università, enti di ricerca e istituzioni Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica). Gli aumenti sono di circa 150 euro medi mensili per 13 mensilità, con punte di 185 euro medi mensili per gli insegnanti, in base all'anzianità di servizio, e 240 euro medi mensili per ricercatori e tecnologi. Il contratto consentirà il pagamento di arretrati che per i docenti possono raggiungere circa 2mila euro. La richiesta dei firmatari è che si avviino subito le trattative per il rinnovo del contratto 2025-2027. L'accordo è stato sottoscritto dopo un confronto con le organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. Non ha firmato invece la Flc Cgil. Atteso il rinnovo per Istruzione e Ricerca Con la firma del contratto - che si concentra principalmente sulla parte economica in considerazione dell'ormai imminente avvio della tornata contrattuale 2025-2027 - per il comparto Istruzione e ricerca si conclude di fatto la stagione contrattuale 2022-2024 per tutti i settori del pubblico impiego (Funzioni centrali, Sanità, Enti locali, Istruzione e Ricerca), mentre restano da sottoscrivere i contratti della dirigenza sanitaria (medici del Ssn) e della dirigenza degli enti locali, le cui trattative sono in fase avanzata. "Questa settimana segna un momento particolarmente significativo per il pubblico impiego - sottolinea il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo - con la firma dei contratti di Enti Locali e Istruzione e Ricerca completiamo un percorso che coinvolge oltre 1,6 milioni di lavoratori, ossia metà dell'intera platea del settore pubblico, per un impegno complessivo di 4,1 miliardi di euro a regime". "Il lavoro svolto dall'Aran, sulla base delle indicazioni del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo - prosegue - sta portando al conseguimento dell'obiettivo principale: quello della continuità della contrattazione, fondamentale per una crescita qualitativa delle pubbliche amministrazioni. La firma di questi contratti rappresenta un segnale concreto di attenzione verso chi ogni giorno contribuisce al funzionamento dei servizi pubblici essenziali, alla formazione delle nuove generazioni e allo sviluppo della ricerca scientifica italiana. La contrattazione collettiva conferma così il suo ruolo centrale nel garantire condizioni di lavoro eque e nel valorizzare il capitale umano del settore pubblico" conclude Naddeo. Valditara: "Un risultato storico per la scuola" È un risultato storico: per la prima volta nella scuola italiana garantiamo continuità contrattuale e ci sono tutte le premesse per chiudere il più presto possibile anche quello del triennio 2025-2027. Con la firma di quest'ultimo si raggiungerebbe un traguardo senza precedenti: tre contratti sottoscritti durante il mandato di un solo governo". Lo dichiara il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. "Gli stipendi - prosegue - erano fermi da molti anni, dal 2009 al 2018, sotto diversi governi. Oggi diamo rispetto e dignità a chi lavora per l'istruzione dei nostri giovani. Con i contratti 2019-2021 e 2022-2024 gli aumenti medi sono stati, rispettivamente, di 123 e 150 euro per i docenti, 89 e 110 euro per il personale Ata. Con il 2025-2027, quando sarà firmato anche questo contratto, arriveremo, compresi i relativi arretrati, a un totale di 416 euro lordi mensili in più per gli insegnanti e 303 euro in più per il personale Ata".
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