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Cronaca
Sinner dal Papa: "Ecco la pallina, giochiamo un po'?". "Qui meglio di no, a Wimbledon potrei giocare..." (VIDEO)
Oggi 14-05-25, 16:56
AGI - "A Wimbledon mi lascerebbero giocare...". La battuta di Papa Leone XIV nell'udienza con Jannik Sinner è passata quasi inosservata ma quell'affermazione conferma la competenza del Pontefice nel tennis. Che il Papa fosse uno sportivo, lo si è scritto subito. Grande appassionato di baseball (tifoso dei Chicago White Sox), di basket e di calcio (virale un video in cui il Papa saluta con un "Forza Roma" dal finestrino dell'auto) di Prevost sono state diffuse anche foto che lo ritraggono a cavallo, quando, vescovo della diocesi di Chiclayo, in Perù, percorreva in sella i chilometri più impervi dell'area andina. Sul tennis, Leone XIV si è sempre definito un "discreto dilettante", anche se c'è chi riferisce del suo "buon rovescio" e delle consuete partite domenicali, fino a prima del Conclave, sul campo da tennis dell'Istituto Patristico Augustinianum, a due passi dal Vaticano. Ora le immagini confermano anche la passione per il tennis. Basta guardare come il Papa impugna la racchetta che gli è stata donata dal numero uno al mondo e la battuta su Wimbledon indicando l'abito talare. Infatti solamente sui campi in erba del prestigioso torneo del Grande Slam, i giocatori sono obbligati a vestirsi di bianco. Un dress code rigido che risale al 1877, anno del primo torneo nel quale i soci dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club presero questa decisione. Da allora, tutti i tennisti a Wimbledon si vestono di bianco, colore dell'eleganza e che, di fatto, rende meno visibili gli aloni del sudore su magliette e pantaloncini. All'udienza, in una sala adiacente all'Aula Paolo VI, con Sinner anche i suoi genitori Hanspeter e Siglinde (ai quali Leone ha chiesto se in casa si parli italiano o tedesco) e il presidente della Fitp Angelo Binaghi con una delegazione della Federazione italiana tennis e padel, che ha donato a Prevost una tessera onoraria. Regalo d'obbligo da parte dell'altoatesino, una racchetta. "È quella con cui giochi?", ha domandato Leone XIV. "Molto, molto simile. Il colore è un po' diverso ma il resto è tutto uguale", ha risposto Sinner che poi, pallina in mano, ha chiesto al Pontefice se fosse disposto "a giocare un po'". "Ma qui meglio di no...", ha replicato ridendo il Papa guardando i lampadari nella sala. E lo scambio di battute è continuato. Leone XIV si è dimostrato molto interessato e informato sul match che si disputa al Foro Italico, dove Sinner si è classificato ai quarti di finale. "Ho visto che ieri sera hai vinto... A Roma come si vede?", ha domandato. "Ora siamo in gioco. A inizio torneo era un po' difficile, ora con tre partite abbiamo preso un po' di ritmo". "Coraggio!", ha replicato il Pontefice. Infine la foto ricordo davanti alla Coppa Davis, vinta dall'Italia lo scorso novembre a Malaga, per il secondo anno consecutivo. Proprio lunedì scorso al termine dell'udienza con i media mondiali arrivati a Roma per seguire il Conclave, Leone XIV era stato incalzato da una giornalista che gli prospettava una partita a tennis di beneficenza per le Pontificie Opere Missionarie. "Io porto Agassi", aveva detto scherzando la vaticanista e il Papa, con la battuta pronta, "Buona idea. Basta che non porti Sinner", scherzando sia sul timore di sfidare il numero uno al mondo sia - e soprattutto - per il suo cognome dell'atleta, "peccatore". "Abbiamo trovato un Papa tennista vero, tennista appassionato, tennista praticante, tennista soprattutto informato su quello che sta succedendo anche qua agli Internazionali BNL d'Italia a Roma. È stata una sorpresa piacevolissima", ha commentato dopo l'udienza, Binaghi ai media vaticani. E ha raccontato che il Papa "ha fatto più volte i complimenti a Jannik e anche a tutti gli altri nostri ragazzi (e ragazze) per il messaggio che riescono a trasmettere soprattutto fuori dal campo con la loro semplicità e il rispetto nei confronti dell'avversario. È un messaggio di solidarietà, di inclusione, di amicizia, sono degli autentici portatori di pace". Su questa passione del Pontefice, si esprimeva lo stesso Sinner nella conferenza stampa dopo la vittoria ai sedicesimi degli Internazionali di Roma contro Jesper de Jong: "Ho saputo che ha giocato da piccolino e per noi è tennisti è una bella cosa sapere che al Papa piaccia il nostro sport".
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