s

Economia e Finanza
Stellantis, ricavi in calo del 14%. Stop alle previsioni sugli utili per l'incognita dazi
Oggi 30-04-25, 08:59
AGI - La casa automobilistica ha chiuso il primo trimestre con ricavi netti pari a 35,8 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto al primo trimestre 2024, principalmente a causa dei minori volumi di consegne, nonché di un mix e di prezzi sfavorevoli. Le consegne consolidate di 1.217 mila unità, in calo del 9%, riflettono la minore produzione in Nord America, conseguenza del prolungamento di inattività festiva in gennaio, l'impatto della transizione del portafoglio prodotti e i minori volumi di LCV nell'Europa allargata. Lo stock complessivo di veicoli nuovi è stato pari a 1.210 mila unità (stock di proprietà pari a 333 mila unita') al 31 marzo 2025, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2024. Le azioni di rilancio commerciale hanno incluso il lancio di tre nuovi prodotti e di diversi modelli aggiornati nel primo trimestre del 2025, contribuendo alla crescita della quota di mercato nell'UE30 rispetto al quarto trimestre del 2024, nonché a maggiori volumi di ordini al dettaglio negli Stati Uniti. Il dividendo ordinario di 0,68 euro per azione e' stato approvato dall'Assemblea degli Azionisti e sarà corrisposto il 5 maggio 2025. Crolla l'utile di Volkswagen La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha registrato un calo dell'utile netto del primo trimestre nonostante l'aumento delle vendite, a causa delle minori consegne dei modelli piu' redditizi, dei maggiori costi fissi e di effetti una tantum. Il gruppo ha registrato un utile netto di 2,19 miliardi di euro, in calo del 40,6% rispetto all'anno precedente, si legge in una nota. Questo risultato è migliore delle previsioni degli analisti intervistati dalla piattaforma finanziaria Factset, che si aspettavano un dimezzamento degli utili. Volkswagen ha mantenuto invariate le sue previsioni, senza tenere conto degli effetti che potrebbe avere l'aumento dei dazi doganali statunitensi sulle auto importate, in vigore dall'inizio di aprile. Questo calo contrasta con l'aumento del 3% del fatturato a 77,56 miliardi di euro, trainato da un ritorno alla crescita delle consegne di auto a livello mondiale (+1,4%), in particolare negli Stati Uniti (+4,4%), il secondo mercato del gruppo dopo la Cina, dove le vendite hanno continuato a diminuire (-7,1%). Il gruppo di dieci marchi, che comprende anche Audi, Porsche e Skoda, aveva pubblicato un avviso sui risultati all'inizio di aprile a causa di "effetti eccezionali". Il calo della redditività delle vendite, scesa ad appena il 3,7% rispetto al 6,8% dello stesso periodo dell'anno precedente, è dovuto in particolare al calo delle consegne delle auto di lusso, le più redditizie, e all'aumento dei costi fissi, si legge nella nota. Inoltre, gli accantonamenti che ha dovuto effettuare in relazione agli obiettivi dell'Unione Europea in materia di emissioni di CO2 e i costi di ristrutturazione di Cariad, la sua unita' software in difficoltà, hanno pesato su questo risultato. Volkswagen ha anche citato il deprezzamento del costo dei veicoli in transito a causa dei dazi aggiuntivi del 25% introdotti negli Stati Uniti all'inizio di aprile. Gia' indebolita dal calo della redditività, che ha portato il gruppo ad annunciare lo scorso inverno il taglio di 35.000 posti di lavoro, Volkswsagen è particolarmente colpita dall'aumento dei dazi doganali perche' la stragrande maggioranza delle auto che vende ai clienti americani sono importate. GM sospende la guidance La casa automobilistica statunitense General Motors ha registrato risultati del primo trimestre superiori alle aspettative, ma rivedrà le previsioni per l'intero anno perché non includono l'impatto dei nuovi dazi. I produttori americani sono stati tra i più colpiti dalle tariffe doganali del 25% imposte da Donald Trump, ma lunedì sera diversi organi di stampa, tra cui il Wall Street Journal, hanno riferito che Trump intende attenuare l'impatto. GM ha archiviato il primo trimestre con ricavi aumentati del 2,3% a 44 miliardi di dollari, grazie alla corsa all'acquisto da parte dei clienti prima dell'aumento dei prezzi, oltre le attese degli analisti di 43 miliardi di dollari. Anche l'utile per azione adjusted di 2,78 dollari ha superato le previsioni di 2,74 dollari per azione. L'utile netto e' sceso del 6,6% a 2,8 miliardi di dollari. "Riteniamo che l'impatto futuro dei dazi potrebbe essere significativo", ha spiegato il cfo di GM, Paul Jacobson, in conference call con i giornalisti. "Stiamo dicendo alla gente di non fare affidamento sulle indicazioni precedenti - ha sottolineato - e aggiorneremo quando avremo maggiori informazioni sui dazi".
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0