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Estero
Sul diaconato femminile nuovo stop della Commissione Vaticana, ma resta uno spiraglio
Oggi 04-12-25, 13:16
AGI - Benché la pubblicazione delle conclusioni della Commissione sul diaconato femminile sia stata autorizzata da Leone XIV, cui il documento è indirizzato, il no che ne emerge non può essere considerato definitivo. Il gruppo di lavoro istituto da Papa Francesco e presieduto dal cardinale Giuseppe Petrocchi lascia uno spiraglio chiedendo di ampliare la partecipazione delle donne nella vita ecclesiale, soprattutto negli ambiti decisionali. Il documento riconosce il valore dei motu proprio Spiritus Domini e Antiquum ministerium, che hanno aperto la possibilità di conferire alle donne ministeri istituiti e di riconoscere nuovi servizi stabili per la vita delle comunità. La Commissione sottolinea la necessità di proseguire in questa direzione, con un adeguato sostegno formativo e pastorale, e di dare maggiore visibilità alla diaconia battesimale delle donne, che già oggi sostiene molte comunità cristiane nel mondo. Nelle considerazioni finali, il cardinale Petrocchi invita dunque a continuare il discernimento con libertà, parresia e rigore, promuovendo un esame più ampio e profondo del ruolo del diaconato e della presenza femminile nella Chiesa. La questione, osserva, non può essere risolta con scorciatoie, ma richiede uno sguardo globale, teologicamente solido e capace di custodire la comunione ecclesiale. Il cammino verso una comprensione piena del ministero femminile resta dunque aperto, sostenuto da un impegno condiviso a valorizzare la missione delle donne nella vita della Chiesa e nella storia della salvezza. "Il favore dei teologi non è rappresentativo" I materiali inviati al Sinodo a sostegno del diaconato femminile, pur numerosi, provengono solo da ventidue soggetti e non riflettono la posizione dell'intera Chiesa. Lo afferma la Commissione guidata dal cardinale Petrocchi. Le proposte, spesso elaborate, non possono essere considerate la voce complessiva del Popolo di Dio. Mentre la proposizione sinodale relativa allo studio del diaconato femminile è quella che ha ottenuto il maggior numero di voti contrari, riferisce la Commissione voluta da Francesco. Un dato che conferma l'assenza di consenso anche nell'assemblea sinodale e la necessità di procedere con cautela. In molte regioni del mondo il diaconato e' poco diffuso o assente, osserva il cardinale Petrocchi nella sintesi inviata al Papa. Questo rende urgente una chiarificazione teologica e pastorale sull'identità e sulla missione del diacono, spesso percepita come sovrapposta ai ministeri laicali. Ma le Commissioni susseguitesi negli anni concordano sulla necessità di ampliare gli spazi decisionali affidati alle donne nella Chiesa. Tra le proposte, l'istituzione di nuovi ministeri laicali e un riconoscimento più forte della loro diaconia battesimale, in continuità con i motu proprio Spiritus Domini e Antiquum ministerium.
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