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Estero
Tajani a Sa'ar, "due Stati è la soluzione per il futuro. Ma uno Stato palestinese adesso non c'è"
Ieri 06-02-25, 20:01
AGI - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è volato ad Ashdod, in Israele, per consegnare al Pam 15 camion insieme a tonnellate di aiuti per la popolazione di Gaza e ha ribadito che la soluzione per il futuro della regione e' quella dei due Stati. "Ogni altra mossa sarebbe velleitaria, sbagliata e direi controproducente", ha sottolineato il titolare della Farnesina. Parole che arrivano due giorni dopo l'incontro a Washington del premier israeliano Benjamin Netanyahu con il presidente americano Donald Trump che ha annunciato l'intenzione Usa di prendere il controllo della Striscia e trasferire permanentemente i residenti palestinesi nei Paesi vicini. Un terremoto politico solo in parte smussato oggi dal capo della Casa Bianca, che ha suscitato un'ondata di critiche da parte del mondo arabo ed europeo, tra le lodi entusiaste della destra al governo nello Stato ebraico. Elogi ribaditi dal ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar che nella conferenza stampa odierna con Tajani ha messo l'accento sulla "volontà" di Trump di "impegnarsi" nella regione. Per il capo della diplomazia israeliano "è importante ascoltare attentamente le nuove idee che sono state proposte e pensare fuori dagli schemi. Gaza è un esperimento fallito" e "ha certamente fallito sotto il regime di Hamas. La Striscia nel suo stato attuale non ha futuro. Dobbiamo cercare di trovare una soluzione diversa, adottare un nuovo approccio". Ma la posizione del governo italiano "per il futuro e' molto chiara: crediamo nella soluzione dei due Stati. Il futuro Stato palestinese dovrà riconoscere Israele ed essere riconosciuto da Israele". Tuttavia, ha aggiunto Tajani, "oggi è impossibile per noi riconoscere uno Stato palestinese perché non c'è, dobbiamo lavorare per il futuro". E l'Italia è impegnata in prima linea, come dimostra il progetto Food for Gaza che, in collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale (Wfp), e il sostegno di Israele e Anp, insieme a Giordania, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ha già fatto arrivare nella Striscia, "direttamente nelle mani della popolazione civile, senza passare per Hamas, tonnellate di aiuti, alimentari e non". Il programma - "che dovremmo ribattezzare Italy for Gaza", ha continuato Tajani - su sollecitazione del ministro per l'Università e Ricerca Anna Maria Bernini, è stato ampliato all'ambito sanitario, con un primo gruppo di 14 bambini oncologici che a breve verrà evacuato in Italia, tramite il valico di Rafah e l'Egitto, per essere curato tra Lombardia, Lazio e Piemonte in collaborazione con l'Umberto I e il Regina Margherita. Inoltre, un gruppo di medici è volato in Israele e nei prossimi giorni avrà dei colloqui a Ramallah e Gerusalemme per avviare dei contatti e favorire la collaborazione. L'intenzione, ha assicurato il ministro degli Esteri, è quella di "aumentare il numero" di piccoli pazienti oncologici e puntare a fornire protesi per invalidi di guerra, con il sostegno del Rizzoli di Bologna. A contribuire ci sono anche i carabinieri, impegnati nella missione europea Eubam al valico di Rafah e quelli coinvolti nell'addestramento della polizia palestinese a Gerico. "La vostra presenza qui è la bandiera dell'Italia, siete uno strumento della politica estera del nostro Paese", ha dichiarato Tajani incontrandoli all'ambasciata italiana. "Siamo qui per aiutare, vogliamo essere presenti e svolgere un ruolo attivo perché la tregua vada avanti e si possa passare dalla prima alla seconda fase con l'obiettivo finale di poter unificare la Palestina. La sicurezza non è possibile senza pace e la stabilità della regione è cruciale per quella del mondo", ha affermato il titolare della Farnesina. E ad Ashdod ha consegnato le chiavi dei 15 camion al vice direttore esecutivo del Wfp, Carl Skau, che ha "espresso profonda gratitudine all'Italia per questo contributo alle nostre operazioni a Gaza". I camion donati, che sono stati attrezzati per lavorare in zone sconnesse, resteranno nella Striscia e "aumenteranno la nostra capacita' di distribuire aiuti direttamente nelle mani della popolazione", ha aggiunto Skau.
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