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Politica
Terzo mandato, il governo impugna la legge della Provincia di Trento
Oggi 19-05-25, 15:34
AGI - Il Consiglio dei ministri ha impugnato di fronte alla Corte costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento che ha innalzato da due a tre il limite dei mandati consecutivi possibili per il presidente dell'ente. Sul provvedimento si è registrata la contrarietà della Lega. Il partito, viene precisato, ha confermato, attraverso i suoi ministri, la posizione contraria all'impugnatura. Non c'è stato un voto contrario, si sottolinea. "Nessun problema. Questioni locali", ha commentato il vice premier leghista Matteo Salvini. La legge è stata approvata il 9 aprile dal Consiglio provinciale del Trentino Alto Adige. Presentato dal capogruppo della Lega Mirko Bisesti, il testo, passato con 19 sì e 16 voti contrari, modifica la legge elettorale provinciale del 2003 e si compone di un unico articolo, che introduce la possibilità per il presidente della Provincia di svolgere un terzo mandato. Grazie alla sua approvazione, il leghista Maurizio Fugatti potrebbe, nel 2028, ricandidarsi per la terza volta consecutiva alla presidenza della Provincia autonoma, possibilità vietata dalla legge nazionale che, nel 2004, ha introdotto il limite di due mandati consecutivi per i governatori. L'approvazione della legge trentina ha provocato una spaccatura interna alla maggioranza e all'interno del gruppo locale di Fratelli d'Italia. Due consiglieri FdI, Francesca Gerosa e Daniele Biada, hanno infatti votato contro la legge; gli altri due, Carlo Daldoss e Christian Girardi, si sono pronunciati a favore, in contrasto alle indicazioni del partito. Daldoss e Girardi hanno poi lasciato il partito. La decisione del Consiglio provinciale di Trento è stata presa nello stesso giorno in cui la Corte costituzionale ha ritenuto incostituzionale la legge della Campania che avrebbe consentito al presidente della Regione Vincenzo De Luca, del Partito Democratico, di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Era stato il Consiglio dei ministri a impugnare di fronte alla Corte la legge regionale della Campania, che era stata approvata lo scorso novembre con l'intento di permettere la terza candidatura di De Luca nel 2025, nonostante la legge ne preveda al massimo due consecutivi. Ora la Consulta dovrà pronunciarsi anche sul caso del Trentino-Alto Adige, che è a statuto speciale e, a differenza di quelle a statuto ordinario come la Campania, gode di diverse forme di autonomia su come può governarsi. Fugatti: "Dal Cdm atto molto pesante" "Lo riteniamo un atto istituzionale molto pensate contro le prerogative dell'autonomia trentina, con una chiara valenza politica. Le autonomie speciali, come la Corte costituzionale ha anche detto tra le righe nella sentenza della Campania, hanno potere legislativo oltreché esclusivo su questa materia. Questo lo riteniamo un atto contro il Trentino, contro l'autonomia del Trentino e nei prossimi giorni valuteremo il da farsi", ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti. "Siamo nella fase della presa d'atto dell'importante scelta istituzionale, pesante, nei confronti dell'autonomia, vedremo il da farsi", ha proseguito il presidente della Provincia di Trento.
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