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Economia e Finanza
Tregua di 18 mesi poi la stangata sui semiconduttori dalla Cina
Oggi 24-12-25, 11:04
AGI - Il governo degli Stati Uniti ritiene ingiuste le pratiche dell’industria cinese dei semiconduttori, ma ha scelto di attendere 18 mesi prima di imporre dazi aggiuntivi. «Un’azione di ritorsione» contro le pratiche «non competitive» di Pechino è «appropriata», ha scritto il Rappresentante per il Commercio della Casa Bianca (USTR) in un documento. L’USTR afferma di voler «aumentare» i dazi «tra 18 mesi, il 23 giugno 2027». La decisione è stata presa a conclusione di un’indagine avviata nel dicembre 2024, alla fine del mandato di Joe Biden, e condotta dall’amministrazione Trump, che ha fatto dei dazi un elemento centrale della sua agenda politica e diplomatica. La reazione della Cina Interpellato in conferenza stampa, Lin Jian, portavoce del ministero degli Affari Esteri di Pechino, ha espresso la «ferma opposizione» della Cina a questi «dazi abusivi che reprimono ingiustamente» le sue industrie. «Queste pratiche americane compromettono la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento globali, ostacolano lo sviluppo dell’industria dei semiconduttori in tutti i Paesi e danneggiano anche gli stessi Stati Uniti», ha sottolineato. Pechino minaccia contromisure Lin Jian ha aggiunto: «Se gli Stati Uniti persistono su questa strada, la Cina adotterà inevitabilmente e risolutamente misure appropriate per salvaguardare i propri legittimi diritti e interessi».
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