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Estero
Truffò miliardi in bitcoin, condannata la 'dea dell'abbondanza'
Oggi 11-11-25, 18:34
AGI - La chiamavano in molti modi: la 'dea dell'abbondanza', la 'regina dei bitcoin' e via dicendo. Ma non era altro che una truffatrice e lo schema Ponzi che aveva messo in piedi le è costato una condanna a 11 anni di carcere. Qian Zhimin, 47 anni, era accusata di aver orchestrato uno schema Ponzi con cui tra il 2014 e il 2017 ha frodato 128.000 persone in Cina. Dopo il suo arrivo nel Regno Unito e durante un'indagine pluriennale, la polizia britannica ha sequestrato 61.000 bitcoin per un valore di oltre 5 miliardi di sterline (6 miliardi di euro): un record per i reati legati alle criptovalute. Qian si è dichiarata colpevole di acquisizione e possesso di beni illeciti a settembre e ha conosciuto oggi l'entità della condanna comminata dalla Southwark Crown Court di Londra. Il complice e il più grande sequestro in Europa Un complice malese, Ling Seng Hok, anche lui 47enne, è stato condannato a quattro anni e 11 mesi di carcere. "È stato uno dei più grandi casi di riciclaggio di denaro nella storia del Regno Unito per valore e il più grande sequestro confermato di beni illeciti in Europa", ha dichiarato un portavoce della polizia londinese in un briefing. "Per quanto riguarda i bitcoin sequestrati, i Crown Prosecution Services stanno conducendo un processo di recupero civile". La fuga e il lusso di Qian Qian, nota anche come Yadi Zhang, era fuggita dalla Cina nel 2017, quando aveva capito che la polizia aveva cominciato a frugare tra i suoi conti, ed è arrivata in Gran Bretagna. Per circa sei anni ha eluso le autorità britanniche viaggiando in tutta Europa, soggiornando in hotel di lusso e acquistando gioielli, tra cui due orologi per un valore di quasi 150mila euro. Sospetti e l'acquisto di proprietà Con l'aiuto di un complice, Jian Wen, ha affittato una lussuosa proprietà a Londra per circa 17.000 sterline al mese sostenendo di gestire un'attività di successo nel settore della gioielleria. Ha attirato per la prima volta l'attenzione delle autorità britanniche nel 2018, quando ha tentato di acquistare una proprietà a Londra e sono sorti sospetti sui suoi bitcoin. Il recupero dei beni e le vittime Gli agenti hanno fatto irruzione nella casa in affitto a Londra, dove hanno trovato computer portatili contenenti una fortuna in bitcoin. I dettagli di un piano di risarcimento per le vittime proposto dalle autorità britanniche sono ancora in fase di discussione presso l'Alta Corte di Londra nell'ambito di un procedimento civile nel quale si sono costituite oltre 1.300 presunte vittime. Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha fatto sapere che le forze dell'ordine cinesi e britanniche stavano "cooperando per il recupero transfrontaliero dei beni".
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