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Cronaca
Un 15enne tunisino radicalizzato attraverso il web, minacciava azioni violente contro i "m...
Oggi 07-10-25, 14:48
AGI - Un ragazzo tunisino di 15 anni indagato per i reati di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Questa mattina, infatti, in provincia di Siena, la Digos della Questura di Firenze e la Stazione dei Carabinieri di Montepulciano (SI) hanno dato esecuzione alla misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal gip per i Minorenni di Firenze, Maria Serena Favilli, su richiesta del procuratore Roberta Pieri e del pm Giuseppina Mione, nei confronti del ragazzino. L'indagine è nata nel dicembre 2024, dopo di un intervento dei militari della Stazione di Montepulciano che, dopo una segnalazione di allontanamento del ragazzo da parte del padre, dopo neanche due ore lo hanno trovato mentre vagava nella periferia di Montepulciano. In quella circostanza il minore, oltre ad essere stato trovato in possesso di un coltello a scatto, ha manifestato simpatie per il terrorismo islamico. Tale circostanza ha condotto al sequestro del cellulare del minore, la cui analisi è stata delegata, dai titolari del fascicolo coassegnato, alla D.I.G.O.S. di Firenze. Dall'attività degli investigatori dell'Antiterrorismo Internazionale della digos fiorentina è emerso un quadro altamente sintomatico di un percorso di radicalizzazione del ragazzo attraverso il web. La forte attrazione per la tematica jihadista è documentata dalle numerose ricerche da lui effettuate su web per informarsi sul jihad, su vari tipi di armi, su come raggiungere la Siria e, perfino, su come costruire una bomba. Simpatie lo hanno reso facile esca di un'attività di indottrinamento e arruolamento giunta fino alla prestazione del giuramento e compiuta attraverso l'utilizzo di piattaforme di messaggistica che garantiscono un alto tasso di anonimato. Inoltre il minore, dopo aver prestato giuramento all'organizzazione descritta dall'adescatore come "gruppo di musulmani provenienti da tutto il mondo che mirano a sostenere i nostri fratelli oppressi in Palestina, Siria, e persino i nostri fratelli uiguri in Cina", per accelerare il processo di affiliazione all'interno del gruppo, ha tentato lui stesso di 'arruolare' altre persone. A novembre 2024 inoltra a un'altra persona il testo del giuramento che, per ritenersi concluso, dovrà essere riscritto da colui che lo presta e condiviso con il mittente. Nel cellulare del minore sono stati trovati video in cui l'indagato, con il volto coperto da un passamontagna, in nome di Allah, e minaccia azioni violente contro i "miscredenti". Il gip, con la misura cautelare del collocamento in comunità, ha inteso impedire il rischio di reiterazione di reati, con il concreto pericolo che l'indagato possa compiere atti di violenza.
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