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Politica
Vertice Italia-Turchia: Meloni ed Erdogan a Villa Pamphili
Oggi 29-04-25, 14:59
AGI - La delegazione turca, guidata dal Presidente, Recep Tayyip Erdogan, è giunta a Villa Pamphili per il quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia. Erdogan è stato accolto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dopo l'incontro bilaterale tra i due leader si terrà la cerimonia di scambio delle intese e, a seguire, le dichiarazioni congiunte alla presenza della stampa. Consolidamento dei rapporti economici e commerciali Dopo il deciso consolidamento dei rapporti economici e commerciali, Italia e Turchia, due alleati naturali nel Mediterraneo e due economie già per molti aspetti complementari, a Roma daranno nuovo slancio anche alla cooperazione strategica bilaterale politica e sul piano della sicurezza. Il quarto vertice intergovernativo, a Villa Pamphili, si tiene sullo sfondo di un contesto sempre più incerto, non solo per l'Europa e per il Mediterraneo allargato. L'ultimo, ospitato dalla Turchia nel 2022, del resto, non aveva dovuto far i conti con le nuove minacce al commercio globale né con il deterioramento del conflitto russo-ucraino e della guerra a Gaza. Cooperazione strategica bilaterale Le delegazioni dei due Paesi, guidate dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, metteranno sul tavolo i dossier più caldi dell'attualità ma alla luce di relazioni bilaterali sempre più 'oliate' perché scandite, negli ultimi tre anni, da frequenti contatti e incontri ministeriali. Occasioni in cui Turchia e Italia, ottimi partner commerciali e Paesi alleati Nato, hanno ugualmente evidenziato la necessità di rafforzare i loro legami strategici a fronte dell'instabilità crescente in aree cruciali per entrambi come Gaza e il Mediterraneo allargato, il Mar Rosso e il Sahel, per la gestione dei flussi migratori. Non da ultimo, in Europa per via della guerra tra Russia e Ucraina. Sfide attuali e contesto geopolitico L'urgenza di un cessate il fuoco a Gaza, sebbene Erdogan abbia da sempre sposato una linea più marcatamente filopalestinese, l'impegno al mantenimento dell'integrità territoriale ucraina, alla stabilizzazione della Libia e ad assicurare una transizione democratica in Siria: sono i principali ambiti in cui convergono gli interessi italiani e turchi in un frangente, come quello attuale, caratterizzato da sfide complesse e dall'imprevedibilità del nuovo inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. In questa occasione, spiegano gli addetti ai lavori, Roma e Ankara, dovranno dimostrare con pragmatismo di saper sfruttare i buoni risultati della cooperazione economica (il volume dell'interscambio ha già superato i 32 miliardi di dollari, superando l'obiettivo dei 30 miliardi precedentemente fissato) per unire i loro sforzi anche sul piano politico e far compiere un salto di qualità alla cooperazione per ridurre l'instabilità. Conclusione Intanto, alla vigilia del faccia a faccia tra Meloni e Erdogan, l'ambasciatrice turca a Roma, Elif Comoglu Ulgen, ha presentato il vertice di oggi come il preludio "a un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali tra Italia e Turchia". Dal summit intergovernativo, ha aggiunto, è lecito aspettarsi "buone notizie e sviluppi positivi" sulla scia, peraltro, dell'inaspettata apertura di Trump nei confronti del leader ucraino Volodymyr Zelensky. Mentre la premier italiana, dall'avvio dell'amministrazione Trump, si è sempre posta come interlocutore privilegiato tra gli Usa e Bruxelles, il leader turco Erdogan è sicuramente una delle voci più forti all'interno del cosiddetto 'Global South' nonché leader di un Paese dal lontano 2006 candidato all'ingresso nell'Ue.
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