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Estero
La Russia perde la guerra elettorale in Moldavia
Oggi 29-09-25, 08:01
Per la terza volta in meno di un anno, i moldavi hanno votato massicciamente a favore di un futuro europeo per il loro paese, infliggendo una pesante sconfitto alla Russia che aveva investito ingenti risorse per influenzare le elezioni legislative di ieri e riportare la Moldavia sotto la sua orbita. Questo è un estratto di Europa Ore 7 di lunedì 29 settembre, realizzato da David Carretta con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Per ricevere la newsletter completa, gratis nella tua mail, iscriviti qui Secondo i conteggi preliminari, il partito pro europeo Pas della presidente Maia Sandu ha ottenuto oltre il 50 per cento dei voti e la maggioranza assoluta in Parlamento. Il risultato è leggermente inferiore a quello di quattro anni fa, ma permette a Sandu di reclamare una vittoria decisiva, dopo quella che ha portato alla sua rielezione lo scorso anno e il “sì” nel referendum per iscrivere l'adesione all'Ue nella Costituzione. Il Blocco Patriottico filo-russo ha subito una disfatta fermandosi al 24,26 per cento dei voti. Un altro partito filo-russo Alternativa otterrebbe 9 seggi sui 101 del parlamento moldavo. Ancora una volta la diaspora moldava è stata decisiva per il successo del campo pro-europeo. A Chisinau si temono comunque altre tentativi per destabilizzare il paese. Igor Dodon, il leader del Blocco Patriottico filo-russo ha lanciato un appello a scendere in strada contro le autorità. La polizia ieri ha effettuato diversi arresti di cittadini russi con armi a bordo delle loro auto, che attraversavano il confine con la regione secessionista della Transnistria, dove si trova una base militare russa
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