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Estero
Meloni vede Orbán: Ucraina, agenda europea e migranti al centro del colloquio
Oggi 27-10-25, 14:05
Un incontro di un'ora a Palazzo Chigi per "mettere a fuoco le prospettive delle relazioni bilaterali e di avere uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale". Il primo ministro ungherese Viktor Orbán è stato ricevuto dalla premier Giorgia Meloni, mentre fuori +Europa protestava con un flash mob contro "chi ha utilizzato di più il potere di veto nel Consiglio europeo, quel potere di veto che la presidente Meloni pochi giorni fa in Parlamento ci ha detto che a lei piace tanto", ha spiegato il segretario Riccardo Magi. Con una nota, Palazzo Chigi ha detto che il colloquio si è concentrato sulla situazione in Ucraina, sugli sviluppi in medio oriente e sull’agenda europea. Tra i temi affrontati, anche le iniziative per una gestione efficace e innovativa dei flussi migratori. A proposito di guerra, in un post su Facebook questa mattina il premier ungherese ha scritto: "Vogliamo restare fuori dalla febbre di guerra che si sta diffondendo in tutto il mondo. Per questo, sin dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, abbiamo costruito una coalizione contro la guerra". Poco dopo, nel corso della mattinata Orban è stato ricevuto da Papa Leone in Vaticano. “Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali - si legge nella nota pubblicata dalla Santa Sede al termine dell'incontro - e l’apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all’importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili”. Aggiungendo che "ampio spazio è stato, inoltre, riservato alle questioni europee e particolarmente al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medio Oriente". Parlando con Repubblica e Messaggero a margine della sua visita, Orbán ha detto che "l'Unione europea non conta nulla. Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L'Europa è totalmente fuori dai giochi sul futuro della costruzione della sua sicurezza e sui futuri rapporti tra russi e ucraini". Tuttavia, secondo Orbán, "Trump sbaglia con Putin". Alla fine della scorsa settimana, infatti, il presidente americano ha annunciato sanzioni contro i colossi petroliferi russi e ha detto che il vertice di Budapest, il bilaterale che avrebbe escluso europei e ucraini, non è al momento nei suoi piani. Orbán ha detto di voler andare presto a Washington "per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio". Alla domanda su Ilaria Salis, invece, ha preferito non rispondere.
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