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A Roma gli Stati Generali dei cardiologi: "Sistema sanitario italiano esempio unico al mondo"
08-10-2025, 19:08
Le patologie cardiovascolari continuano a rappresentare la principale causa di morte e di invalidità in Italia. Non a caso la Commissione Europea le ha poste al centro delle politiche sanitarie. “Il modello italiano, fondato sull'universalità delle cure e riconosciuto come esempio virtuoso a livello internazionale - spiega l'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri - è messo alla prova dalla necessità di garantire la sostenibilità economica. Le difficoltà derivano dal progressivo invecchiamento della popolazione e dall'aumento dei costi dei percorsi diagnostico-terapeutici. L'Italia, un tempo tra i Paesi con la più elevata aspettativa di vita al mondo insieme al Giappone, si è vista negli ultimi anni sopravanzata da altre nazioni europee come Francia e Svizzera”. I cardiologi ospedalieri si sono dati appuntamento il 9 ottobre presso il Ministero della Salute in occasione degli Stati Generali Anmco 2025 per riunire istituzioni, comunità scientifica, associazioni di pazienti e società civile per una giornata di lavoro e proposte operative dedicata alle priorità del Paese in ambito cardiovascolare. La riunione servirà a fare il punto sull'importanza della prevenzione primaria in ambito cardiovascolare e dell'impegno della Cardiologia Italiana nella lotta alla morte improvvisa. Ma anche sul futuro della ricerca in Italia, tra bisogni inevasi e innovazione tecnologica, e sull'universalità delle cure cardiovascolari. Il professor Massimo Grimaldi, presidente Anmco e direttore della Cardiologia dell'ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari spiega che l'obiettivo non è soltanto prolungare la vita media, ma soprattutto migliorare la qualità degli anni vissuti, salvaguardando al contempo l'equilibrio di bilancio”. “In questo scenario, le società scientifiche possono rappresentare un interlocutore qualificato per i decisori istituzionali, contribuendo a rendere il sistema sanitario più efficace ed efficiente”, sottolinea Grimaldi. “Con questo spirito, Anmco si confronta oggi con le istituzioni negli Stati Generali, forte di oltre 6.500 cardiologi iscritti e di un'esperienza maturata in più di sessant'anni di attività. Grazie anche alla Fondazione dedicata alla raccolta e all'analisi di una vasta mole di dati da parte del nostro Centro Studi, si è in grado di documentare sia l'elevato livello delle cardiologie ospedaliere italiane sia di fornire strumenti concreti per orientare le scelte di politica sanitaria. I risultati ci spingono a rivolgere lo sguardo anche oltre l'ambito medico-scientifico, con un impegno crescente sia nella promozione della prevenzione primaria sia nella diffusione della defibrillazione precoce sul territorio, a beneficio diretto della salute dei cittadini”. “Gli Stati Generali - dichiara il professor Nardi, presidente designato Anmco e direttore della Cardiologia dell'ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato - nascono per trasformare conoscenza scientifica e buone pratiche in azioni concrete per i cittadini. Prevenzione strutturata, protezione dalla morte improvvisa e ricerca clinica di qualità sono tre assi strategici che chiedono decisioni misurabili e condivise con le Istituzioni. Il nostro impegno è garantire, ovunque in Italia, cure cardiovascolari tempestive, appropriate ed eque: è così che si difende davvero la salute pubblica e si rafforza il Servizio sanitario nazionale”. Gli Stati Generali - dichiara il professor Oliva, past president Anmco e direttore della Cardiologia dell'ospedale Niguarda di Milano - rappresentano un'importante occasione di confronto tra noi cardiologi e le istituzioni con l'obiettivo di salvaguardare la salute cardiovascolare della popolazione. L'Anmco, forte dell'ampia rete operante nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, nelle terapie intensive, nei reparti e negli ambulatori cardiologici, con oltre 700 ospedali, vuole rafforzare il proprio lavoro costituendo quel patrimonio culturale, scientifico e organizzativo a tutela dei cittadini italiani”.
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