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Abu Mazen a Meloni: "L'Italia riconosca lo Stato di Palestina"
Oggi 07-11-25, 19:49
La bandiera della Palestina si staglia, insieme a quella italiana, alle spalle di Sergio Mattarella e Abu Mazen durante la foto, di rito della stretta di mano tra i due; sventola sul balcone di palazzo Chigi nel corso dell'incontro tra il leader dell'Anp e Giorgia Meloni. L'Autorità nazionale palestinese "è un interlocutore fondamentale in questo momento così importante e delicato", lo accoglie il Capo dello Stato confermando "la grande amicizia che lega Palestina e Italia", che "in questo periodo si è ulteriormente consolidata con una vicinanza particolare". L'inquilino del Colle prova a guardare al futuro. "Occorre procedere con grande concretezza per gli aiuti umanitari e la ricostruzione di Gaza e verso la creazione di due Stati nella regione", esordisce. Per Mattarella questi obiettivi "passano attraverso il disarmo di Hamas e il forte coinvolgimento dei Paesi arabi" ed è necessario procedere in fretta. "Bisogna fare presto per evitare che chi non vuole la pace, in entrambi gli schieramenti, possa riorganizzarsi", insiste. È quindi "indispensabile" in questa fase "assecondare" il piano di pace di Sharm el-Sheikh, "mantenendo il rispetto del cessate il fuoco da ambo le parti". Le violenze, è il messaggio che il Capo dello Stato ribadisce parlando ad Abu Mazen ma non solo, "allontanano la pace e la sicurezza per tutti, anche per Israele". Ecco perché tutti gli attori in campo devono fare la propria parte per "eliminare tutti quegli ostacoli che si frappongono alla soluzione dei due Stati due popoli". L'inquilino del Colle bolla come inaccettabili le violenze dei coloni e il tentativo di erodere Territori Palestinesi. Il leader palestinese ringrazia e ribadisce l'impegno dell'Anp per la pace, la fine delle violenze e la convivenza pacifica con Israele. "Siamo contrari alla guerra, all'odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell'88 e nel '93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio", è il messaggio, chiaro, ribadito anche a Roma. Il presidente della Palestina parla anche di Hamas, movimento terroristico e illegale, così lo definisce, che deve consegnare le armi e non dovrà svolgere alcun ruolo in futuro, perché non crede alla pace. Una volta che questo traguardo sarà raggiunto, aggiunge, "parleremo con tutti i paesi arabi perché riconoscano lo stato di Israele". E' un'istanza che Abu Mazen presenta anche a Meloni, nel corso dell'incontro a palazzo Chigi: il presidente palestinese, riferisce una nota pubblicata dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, "ha rinnovato la richiesta all'Italia di riconoscere lo Stato di Palestina per proteggere la soluzione dei due Stati, sistematicamente minata dalle politiche israeliane, raggiungere una pace basata sulla legittimità internazionale e sull'iniziativa di pace araba e garantire l'indipendenza della Palestina lungo i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, vivendo in sicurezza e pace insieme a Israele", la sottolineatura. Abu Mazen ribadisce poi il suo appello all'Italia "affinché continui a svolgere un ruolo chiave nel rafforzare la sicurezza, sostenere la ricostruzione di Gaza e coordinarsi con tutte le parti interessate per raggiungere una pace duratura"; ringrazia Roma "per il ruolo significativo svolto nel fornire aiuti umanitari, nell'ospitare bambini feriti per le cure, nell'addestrare le forze di polizia palestinesi, nel partecipare alla squadra di monitoraggio europea al valico di Rafah e nel promuovere la cooperazione in materia di sicurezza tra le autorità palestinesi e italiane"; informa Meloni "sull'escalation israeliana in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, descrivendo dettagliatamente l'attuale espansione degli insediamenti coloniali, gli attacchi dei coloni contro civili palestinesi disarmati, lo sradicamento di ulivi e gli assalti ai luoghi sacri cristiani e islamici e ricorda "le gravi sfide economiche e finanziarie" che lo Stato di Palestina si trova ad affrontare, "derivanti dal continuo blocco delle entrate fiscali palestinesi da parte di Israele, che ha soffocato l'economia palestinese e indebolito le istituzioni statali". La premier ascolta, poi ribadisce la necessità di "consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese". La rotta, per Meloni, resta quella di "lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati". Il Governo italiano, annuncia, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l'Egitto intende convocare.
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