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"Abuso", "Marchiati come ad Auschwitz". Bufera sull'Olanda, espulsi 230 tifosi del Napoli prima della Champions
21-10-2025, 18:57
Fuori dal campo è una Champions League sempre più ad alta tensione. L'incubo scontri tra tifoserie, alcune delle quali legate a frange estremiste, sta alzando in tutta Europa il livello dei controlli tra misure di sicurezza potenziate, quartieri blindati, divieti di trasferta, fermi preventivi e fogli di via. Con in aggiunta il braccio di ferro mostrato da alcune amministrazioni comunali contrarie (ultimo caso a Birmingham) alla presenza in città delle tifoserie israeliane, in un momento di accresciute preoccupazioni per l'antisemitismo. Neanche un mese fa, in Europa League, oltre cento tifosi della Roma "alcuni dei quali in possesso di armi" erano stati arrestati prima della partita contro il Nizza. Stavolta il divieto è scattato per più di 230 tifosi del Napoli che a Eindhoven la notte precedente la sfida con il Psv sono stati fermati, identificati e schedati e poi rilasciati con il foglio di via e rispediti in patria. La maggior parte era in possesso del biglietto. Dal dicembre scorso l'Olanda ha ripristinato i controlli alle frontiere interne ai confini terrestri con la Germania e il Belgio, così come alle frontiere aeree, ma il legale dei tifosi del Napoli, Emilio Coppola, ha sottolineato che "non è normale trattare in questo modo dei cittadini che fanno parte dell'area Schengen" e ha invocato l'intervento delle autorità competenti, sportive e politiche "per tutelare quello che, a mio avviso, è stato un vero e proprio abuso". La polizia olandese non è stata in grado di dire quanti di loro avessero il biglietto per la partita, ma "poiché non si poteva escludere un possibile scontro tra tifosi di entrambe le squadre, il gruppo è stato attentamente monitorato", ha fatto sapere l'autorità giudiziaria olandese. I tifosi azzurri sono stati arrestati per comportamento provocatorio, per poi essere rilasciati dopo essere stati interrogati e multati. "Siamo stati trattenuti fino all'alba dopo perquisizioni, interrogatori (che hanno riportato un bel nulla) ed essere stati numerati sulla pelle come solo ad Auschwitz succedeva, e poi rispediti con divieto di accesso in città ed annullamento del biglietto", ha scritto un tifoso in un post rilanciato dal legale Coppola. Per poi aggiungere: "Siamo vittime di un abuso di potere che viola qualsiasi diritto civile ed umano". Insorge il Comune di Napoli per voce del direttore generale Pasquale Granata che parla di "trattamento inaccettabile". "Mi risulta, avendone parlato anche con l'ambasciata, che non ci siano contestazioni di fatti particolari. È contro ogni norma del diritto comunitario e paradossalmente genera più rischi. Facciamo un appello affinché tutto si svolga in modo regolare". L'ambasciata italiana all'Aja ha inviato del personale e agenti della Digos, ha fatto sapere il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, affermando che "la polizia olandese allontanerà i tifosi senza biglietto". Ma la vicenda rischia di allargarsi e finire sul tavolo di Bruxelles. Danilo Della Valle, eurodeputato del M5S, ha annunciato "un'interrogazione scritta alla Commissione europea per fare luce su quella che appare come una limitazione preventiva e collettiva della libertà di movimento, pilastro fondamentale dello spazio Schengen e della Ue". Il sindaco della città olandese, attraverso un'ordinanza, aveva vietato raggruppamenti in giro per la città e, per questo motivo, i tifosi hanno ricevuto un'espulsione dal Comune di 24 ore con annullamento del biglietto della partita. "Ma non si può pensare che delle persone con regolare biglietto, che hanno investito delle risorse economiche in viaggio ed alloggio debbano essere allontanate dalla città senza un reale motivo. Il problema è capire se un'ordinanza del sindaco possa essere applicata in questo modo", ha aggiunto Coppola. Non ci sarebbero infatti scontri né con i tifosi olandesi, né con la polizia alla base degli arresti dei tifosi azzurri. Ma solo 'prevenzione'.
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