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Addio pensione a 67 anni: in che data serviranno 70 anni per smettere di lavorare
Ieri 21-10-25, 20:49
Un traguardo che si allontana sempre di più: per l'accesso alla pensione di vecchiaia nel 2050 bisognerà avere 68 anni e 11 mesi per entrambi i sessi rispetto ai 67 anni attuali. E di anni di età ne serviranno 70 nel 2067. Sono le stime emerse nelle proiezioni della Ragioneria Generale dello Stato riportate dall'Istat. L'Istituto di statistica, nel suo focus dedicato alle previsioni sulla forza lavoro, stima un significativo incremento della partecipazione al mercato del lavoro tra le persone nelle fasce di età più avanzate. Al 2050 il tasso di attività dei 65-74enni salirà al 16%, dall'11% nel 2024. Proprio a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, dell'allungamento della vita media e dell'innalzamento graduale dell'età pensionabile – fa notare l'Istat – è interessante l'analisi del tasso di attività fino ai 75 anni, allargando il bacino delle forze di lavoro oltre i canonici 15-64 anni. Nei prossimi decenni – spiega – la quota di anziani di 65 anni e più sul totale della popolazione potrebbe aumentare da meno di uno su quattro individui (24,3%) nel 2024 a più di uno su tre nel 2050 (34,6%). Contestualmente la quota di persone di 15-64 anni scenderà al 54,3%, dal 63,5% del 2024. La speranza di vita alla nascita – ricorda l'Istituto – è prevista in aumento per entrambi i sessi: secondo lo scenario mediano nel 2050 raggiungerà per i maschi 84,3 anni (dagli 81,7 del 2024) e per le femmine 87,8 anni (dagli 85,6 del 2024). La speranza di vita a 65 anni nel 2050 potrebbe crescere per gli uomini a 21,5 anni (dai 19,8 del 2024) e per le donne a 24,4 anni (dai 22,7 del 2024). L'aumento della sopravvivenza, inoltre, è generalmente affiancato a un miglioramento generale delle condizioni di salute. L'Istat evidenzia anche il persistere del divario di genere: la partecipazione al mercato del lavoro femminile, pur in crescita, resterà inferiore rispetto a quella maschile. Tra gli uomini di età compresa tra 35 e 54 anni, il tasso di attività supera costantemente il 90%, mentre per le donne si attesta oggi al 73%, con un possibile aumento fino all'80% entro il 2050. Il maggior livello di istruzione femminile, in particolare la diffusione delle lauree, contribuirà a ridurre ma non a colmare del tutto la distanza.
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