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Albania, i migranti della rivolta finiscono nel "mini-carcere" del Cpr
16-04-2025, 17:07
Dieci migranti che hanno dato vita alla rivolta nel Cpr di Gjader, in Albania, sono stati messi sotto il controllo degli agenti della Polizia penitenziaria. I disordini sono scoppiati dopo il trasferimento dalla nave Libra dei 40 stranieri, tutti accusati o condannati per reati anche gravi, con materassi divelti e vetri spaccati. Alcuni si sono resi protagonisti di atti di autolesionismo. Ora dieci di loro, riporta Repubblica, sono stati trasferiti nel "piccolo penitenziario" del centro per il rimpatrio destinato alla custodia di chi commette reati. L'area dedicata all'eventuale detenzione degli ospiti del Cpr ha 21 posti e i migranti che vi vengono condotti passano sotto il controllo degli agenti della Penitenziaria. Intanto il governo incassa dalla Commissione Ue la proposta di lista dei Paesi sicuri che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia: "Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l'entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20% - afferma in una nota la premier Giorgia Meloni- Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania". La proposta presentata dalla Commissione Ue "è un'ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee", spiega la premier.
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