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Amadeus e Giovanna sostengono il progetto AYA “Adolescents & Young Adults” di Fondazione Humanitas per la Ricerca
Oggi 27-06-25, 12:09
Rozzano, 27 giugno 2025 – Una mattinata intensa e carica di emozione quella che si è svolta per il terzo anno consecutivo in Humanitas, durante la quale Amadeus e Giovanna Civitillo insieme a Fondazione Humanitas per la Ricerca, hanno visitato la struttura e rinnovato il loro impegno a favore del Progetto AYA “Adolescents & Young Adults”. Con questo incontro, la coppia lancia nuovamente un appello per raccogliere fondi, anche destinando il proprio 5xmille, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della Ricerca scientifica e del sostegno psico-sociale dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti affetti da patologie onco-ematologiche. Nel corso della giornata, la coppia ha incontrato Giulia, attrice teatrale di 25 anni, che ha scoperto di avere un raro tumore cardiaco per caso, nel 2022, alla vigilia di un debutto importante. Dopo un primo intervento pianificato per un sospetto tumore benigno, l'esame istologico ha rivelato un sarcoma raro e altamente maligno, per il quale Giulia ha effettuato anche un trattamento chemioterapico. Dopo alcuni mesi la malattia è ritornata nella stessa sede. Grazie all'expertise del team di Cardiochirurgia di Humanitas, guidato dalla dott.ssa Lucia Torracca, è stato pianificato e quindi realizzato un delicato intervento ad alta complessità: un auto-trapianto di cuore. La pianificazione ha coinvolto anche gli ingegneri del 3D Innovation Lab di Humanitas University, che hanno realizzato un plastico del suo cuore su cui i chirurghi si sono esercitati, e il Simulation Center di Humanitas University. Giulia ha superato bene l'intervento ed è tornata in scena con uno spettacolo dal titolo simbolico, “Heart Race”, portando con sé un cuore nuovo, una nuova voce e una forza profonda, maturata nel dolore ma trasformata in arte e consapevolezza. L'attrice ha raccontato il proprio percorso di cura e l'esperienza vissuta grazie al Progetto AYA, che offre ai giovani, supporto clinico e psicologico, una stanza accogliente dove aspettare tra un trattamento e l'altro e la possibilità di confrontarsi con altre persone nella stessa situazione. Spesso, i giovani pazienti che affrontano la diagnosi di un tumore si sentono soli. Raccontarsi è un modo per riconoscersi e aiutarsi l'un l'altro e per creare momenti di ascolto autentico e di grande vicinanza umana. Il programma AYA si propone di rispondere ai bisogni unici e specifici di persone in questa fascia d'età, che rappresenta ancora un'area da esplorare tra il mondo dell'Oncologia pediatrica e quella dell'adulto. Una diagnosi di tumore in adolescenza interrompe il percorso fisiologico di crescita a livello personale, scolastico, lavorativo e sociale, favorendo l'isolamento dei giovani dai loro coetanei. Spesso, inoltre, i tumori in questa fascia d'età sono diagnosticati in ritardo, fattore che può ridurre il successo delle terapie, e presentano caratteristiche biologiche uniche che li rendono assimilabili ai tumori rari. Amadeus e Giovanna hanno visitato i laboratori dell'Innovation Building di Humanitas University, dove innovazione e medicina personalizzata s'incontrano, e si sono confrontati con medici, ricercatori e operatori sanitari sulle prospettive di ricerca in corso. Tra queste, il Progetto SMART AYA focalizzato su sarcomi, tumori della mammella e della tiroide che utilizza l'Intelligenza Artificiale per confrontare le caratteristiche cliniche, patologiche, radiologiche dei tumori della fascia AYA rispetto alle stesse patologie in pazienti adulti. Obiettivo: migliorare la comprensione di questi tumori e, quindi in prospettiva, ampliare le possibilità terapeutiche. «Giovanna e io siamo felici di essere anche quest'anno al fianco di Fondazione Humanitas per la Ricerca», ha affermato Amadeus. E con Giovanna, ha aggiunto: «per noi è importante dare il nostro piccolo contributo per qualcosa di molto più grande. Conosciamo da tempo la qualità del lavoro dei medici e ricercatori Humanitas e la loro professionalità. Abbiamo visitato i laboratori, parlato con i ricercatori e sappiamo lo sforzo incredibile che stanno facendo. Per questo vogliamo aderire anche quest'anno al programma AYA di Humanitas, assicurando una speranza a tutti noi». «L'adolescenza e la giovane età adulta sono fasi di formazione della propria identità. Quando il cancro irrompe in questo tempo delicato, servono risposte specifiche e una rete che vada oltre la cura”, ha spiegato la dott.ssa Alexia F. Bertuzzi, responsabile del Progetto AYA e della divisione sarcomi e tumori neuroendocrini del Cancer Center di Humanitas diretto dal Prof. Armando Santoro. “La presenza di Amadeus e Giovanna ci aiuta a sensibilizzare la nostra società e a diffondere, in ambito medico e non, un nuovo modello di cura dedicato ai giovani pazienti che deve inevitabilmente includere programmi di Ricerca dedicati a loro». Il Progetto AYA di Humanitas Il Progetto AYA del Cancer Center di Humanitas, attivo dal 2018, è una delle prime esperienze in Italia dedicate alla presa in carico dei giovani pazienti onco-ematologici tra i 16 e i 39 anni. Offre un'assistenza multidisciplinare che comprende vari aspetti, che vanno dal supporto clinico personalizzato attraverso trattamenti innovativi e studi mirati per le patologie onco-ematologiche che colpiscono questa fascia di età - tra cui linfomi, sarcomi, tumori della mammella e del colon -, all'accompagnamento psicologico, con un'attenzione particolare alla sfera emotiva dei pazienti, che affrontano la malattia in un periodo di transizione importante della loro vita. Il progetto si concentra inoltre sull'inclusione sociale dei giovani pazienti, favorendo attività di gruppo, incontri di socializzazione e workshop, utili per aiutare i ragazzi a mantenere una vita sociale attiva e positiva, nonostante la malattia. Il team multidisciplinare dedicato ai pazienti AYA include figure mediche, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, fisioterapisti e infermieri. Negli anni, il progetto ha visto crescere il proprio impatto grazie anche al sostegno di numerosi partner e alla generosità di chi sceglie di devolvere il proprio 5x1000 alla Ricerca. Nel 2023 è stata inoltre lanciata la playlist “AMA con tutto il cuore”, disponibile su Spotify, realizzata con i giovani pazienti e promossa da Amadeus e Giovanna, che continua a dare voce alle loro emozioni attraverso la musica. L'appuntamento del 25 giugno ha rappresentato non solo un momento di incontro e di condivisione, ma anche un'occasione per rilanciare l'appello a sostenere concretamente il progetto AYA: ogni donazione, ogni gesto di solidarietà, contribuisce a costruire un percorso più umano, completo ed efficace per questi ragazzi e ragazze. Per approfondire: https://www.humanitas.it/centri/cancer-center/servizi/progetto-aya https://fondazionehumanitasricerca.it/yellow-young/ Il video dell'incontro è disponibile sui social di Fondazione Humanitas per la Ricerca Youtube: @FondazioneHumanitas Facebook: @FondazioneHumanitasperlaRicerca Ingragram: @fondazionehumanitasricerca
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