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Ambasciata delle Filippine in Italia. La seduzione dei tessuti orientali nella collezione della Maiani Accademia Moda
Oggi 05-09-25, 09:32
Quarantaquattro outfit di una collezione interamente dedicata al White e alle sue contaminazioni hanno sfilato ieri sera nei giardini di una delle più affascinanti ville liberty di Roma, sede oggi dell'Ambasciata delle Filippine in Italia. L'organza più preziosa mai realizzata, quella di piña, una fibra ricavata dalle foglie dell'ananas, è il cuore dell'intera collezione della Maiani Accademia Moda: un tessuto unico, simbolo di una secolare tradizione filippina, lavorato a mano e a telaio con metodi artigianali ed elevato a patrimonio Unesco. Un materiale pregiato, naturale e nobile, capace di raccontare storie di identità e memoria. "Questa sfilata – dichiara l'Ambasciatore delle Filippine in Italia Nathaniel Imperial – è un intreccio di storia e cultura. Al centro di questa nostra collaborazione con i giovani designer italiani, punto di incontro tra memoria e innovazione, ci sono tessuti ricchi di storia e d'identità che raccontano tradizioni tramandate di generazione in generazione attraverso anche artigiane donne di comunità rurali il cui sostentamento è legato alla sopravvivenza di questa loro abilità di tessitura che utilizza solo fibre naturali come di ananas, banana, canapa di Manila, fondendole con la tela e il cotone". Realizzata in collaborazione con l'Ambasciata delle Filippine in Italia, ha sfilato sotto l'elegante torre angolare di Villino Pacelli costruito a Roma nei primi del novecento in perfetto stile art nouveau, una collezione dalle innumerevoli sfumature dedicate esclusivamente al bianco giocato su effetti caldi e freddi, sfumato dall'avorio al ghiaccio, pensato come un'unificazione cromatica di tutti i colori. Una luminosità contaminata a tratti da scarti di banner pubblicitari intagliati e trasformati con la raffinata tecnica giapponese del kirigami in cappelli, accessori ed eleganti dettagli che reinventano farfalle, stelle, fiori, elementi decorativi e suggestivi, che rendono gli abiti lavorati da diverse consistenze, impalpabili ed eterei. Una reinterpretazione poetica e consapevole di una creatività moderna che dialoga con la leggerezza della materia e la seduzione dell'Oriente, in una visione contemporanea e sostenibile di una moda sempre più rispettosa dell'ambiente.
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