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Arrestato un 20enne "pronto a colpire in Occidente". Ceccardi: "No al retrobottega del jihadismo"
Oggi 18-06-25, 16:36
Avvalendosi di una piattaforma di messaggistica in voga tra i giovani e sfruttando le sue elevate competenze tecnologiche, ha postato materiale propagandistico e istigatorio riconducibile allo Stato islamico e ha fornito la sua disponibilità a colpire in Occidente. È quanto si apprende sul ventenne di origine marocchina residente a Perugia e arrestato dai carabinieri del Ros per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Le indagini rientrano nella più ampia attività del Ros di monitoraggio del web, dove persone di diversa età, estrazione sociale, culturale ed economica possono essere coinvolte in processi di radicalizzazione in chiave islamista. Un episodio, questo, che secondo l'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi, dimostra "ancora una volta che la minaccia del terrorismo islamico è presente e attiva nel cuore dell'Italia. Ringraziamo i carabinieri del Ros per il lavoro impeccabile ma ora è necessario un salto di qualità e un cambio di marcia radicale nelle politiche migratorie europee". Il ventenne destinatario della misura restrittiva del gip di Perugia, stando alle prime informazioni circolate, aveva accettato di unirsi alle fila della pericolosa articolazione dello Stato Islamico (indicata come Iskp) nel Khorasan (porzione di territorio ricompreso fra Afghanistan, Kazakistan, Kirghistan, Uzbekistan e Cina) ed era in contatto diretto con un membro dello Iskp presente all'interno di alcuni campi di addestramento gestiti da quella articolazione terroristica col quale avrebbe condiviso un "piano", da mantenere segreto e come tale non meglio specificato. A questo scopo, il ragazzo si era addestrato, con istruzioni reperite sui canali ufficiali dello Stato islamico, per confezionare ordigni esplosivi artigianali. Il 20enne, che ora è stato portato nel carcere perugino di Capanne, aveva anche avuto contatti, sia personali che virtuali, con persone da indottrinare alle quali aveva prontamente inviato il copioso materiale propagandistico da lui acquisito. "Non possiamo permettere che l'Italia diventi il retrobottega operativo del jihadismo internazionale, alimentato da anni di accoglienza indiscriminata e buonismo ideologico. I legami tra soggetti presenti in Europa e i campi di addestramento jihadisti in Asia centrale sono la prova concreta di una rete ancora attiva che sfrutta il web, la propaganda e la debolezza dell'Occidente", ha dichiarato Ceccardi, che ormai da lungo tempo denuncia l'infiltrazione degli estremisti in Europa e in Italia. Del multiculturalismo tanto sbandierato dall'Ue, ha proseguito, "l'Ue deve riconoscere il fallimento". L'europarlamentare del Carroccio ha chiesto quindi "una stretta forte sui flussi migratori", "il potenziamento della difesa dei confini tramite Frontex", nonché "esplusioni rapide e tolleranza zero verso chi odia e vuole colpire la nostra civiltà".
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