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Arresti per corruzione e falso. Catella e Tancredi ai domiciliari
Ieri 31-07-25, 21:36
Sei arresti per corruzione e falso. Il primo tempo dell'inchiesta sul "sistema edilizio deviato" di Milano si chiude con la decisione del gip Mattia Fiorentini: ai domiciliari con divieto di comunicazione ci vanno l'ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, dimessosi il 21 luglio, e l'amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, il 're del mattone' a cui in serata la società leader in Italia del real estate da 10 miliardi di euro di investimenti sospende tutte le deleghe e le redistribuisce al management. Nel pomeriggio vengono arrestati dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria anche l'ad di Bluestone, Andrea Bezziccheri (carcere), già indagato e rinviato a giudizio per abusi edilizi sui progetti Hidden Garden di piazza Aspromonte e Park Tower di via Crescenzago, l'ex presidente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, l'architetto Alessandro Scandurra e Federico Pella, ex manager della J+S (tutti ai domiciliari). Il gip ha riconosicuto "gravi indizi di colpevolezza" nei confronti degli arrestati, scrivono il presidente del Tribunale, Fabio Roia, e la presidente della sezione gip-gup, Ezia Maccora. Rispetto alle richieste dei pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano (domiciliari per Tancredi-Catella, carcere per gli altri 4) ne esce ridimensionata l'accusa di induzione indebita per Tancredi-Marinoni-Catella con indagati in concorso il sindaco Giuseppe Sala e l'archistar Stefano Boeri. A Marinoni, ultimo anello della catena di "pressing" per votare il progetto P39-Pirellino e Torre Botanica di Coima e che si diceva "estereffatto" e della "smaccata partigianeria" dell'assessore per il "duo Catella-Boeri", non è stato "prospettato alcun vantaggio personale", scrive il gip. Se non il "debito di riconoscenza" che il 64enne di Tradate sapeva di avere con Tancredi per la nomina e la "sudditanza" verso il primo cittadino. Mai "avuto finalità personali" commenta Sala che annuncia di essere intenzionato a continuare a "lavorare per Milano, con passione e dedizione". Esclusi i gravi indizi - solo per Marinoni - su due delle ipotesi di corruzione e il concorso in quella di Scandurra da parte di Coima: sono i progetti di Kryalos 'Corti di Bayres-Corti segrete' e 'Bastioni di Porta Nuova 19' con lo studio Lombardini22 da cui ha ricevuto 26.900 euro di parcelle e quella con gli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel di ACPV Architects per 'I Portali di Gina 20' e 'Tortona 25' (12.300 euro). Per il resto l'impianto accusatorio esce rafforzato dalle parole del gip che ha ritenuto fondato il "pericolo di reiterazione" (non l'inquinamento probatorio e il pericolo di fuga) anche dopo la raffica di dimissioni e autosopensioni dagli incarichi. Come nel caso di Giovanni Oggioni, arrestato a marzo, Tancredi potrebbe "continuare ad avvantaggiare persone di suo gradimento" in cambio della loro "fedeltà 'alla linea'" e la disponibilità a intervenire su progetti dell'amministrazione per cui ancora lavora nonostante l'aspettativa. Idem gli imprenditori che come si sono sospesi dalle "cariche" le possono revocare e che da liberi possono continuare a costruire "rapporti clientelari" e "scambi correttivi". I legali degli arrestati hanno già annunciato appello al riesame. Per ora il gip ha ritenuto fondati molti degli 11 capi d'imputazione: Scandurra sarebbe il "referente" di Coima per la vicenda Pirellino e avrebbe ricevuto 28.548 euro (e non i 138.873,19 contestati dai pm per tutti gli incarichi del passato) con una fattura "falsa" fra il 22 giugno 2023 (parere favorevole condizionato, Scandurra non vota) e il 5 ottobre (favorevole senza condizioni, Scandurra partecipa). Pagamento "inspiegabile" che è avvenuto negli stessi giorni in cui il "duo Catella - Boeri premeva" su Marinoni incontrandolo a "ridosso della seduta" e su Tancredi-Sala ai quali veniva inviata "una missiva 'di fuoco'". Al presidente della commissione paesaggio sono state riconosciute le false attestazioni sulla "condizione di totale conflitto di interesse" con J+S, Unipol, Redo, Lendlease, EuroMilano , Carfin92, Hines e Coima. Conflitti d'interesse "ben noti" a Tancredi e alla giunta di Milano che li avrebbe "persino consapevolmente creati". E' il caso del "Pgt ombra" per una "vasta speculazione edilizia" con "alte parcelle": lo studio 'Nodi e le Porti metropolitane Milano 2050' per sviluppare senza indici di edificabilità 9 aree lungo gli svincoli autostradali di Milano, realizzato con il "patrocinio gratuito" del Comune in cui Marinoni contrattava "privatamente" i contenuti come "volumi, densità, altezza degli edifici a torre, servizi, oneri da pagare" nella sua "doppia veste di pubblico ufficiale e professionista". Con un atteggiamento "indegno" di chi ricopre un "incarico pubblico", dopo aver avvicinato i gruppi immobiliari proponeva loro di commissionare masterplan e studi di fattibilità alla J+S di Pella con cui avrebbe ricevuto oltre 369mila euro (più 190mila euro di bozze di contratti rinvenuti nel suo pc), avvantaggiandola durante gli iter negli interventi che la vedevano coinvolta come 'Goccia-Bovisa', 'Palizzi 89', 'Vittor Pisani 16-18-20' e 'Gardella 2'. A Scandurra sono state riconosciute le altre 3 ipotesi di corruzione oltre a quella con Coima: i casi di Bluestone di Andrea Bezziccheri (279mila euro), Castello sgr (321mila euro) per il voto sulla 'Torre Futura' di via Calvino 11 e oltre 2,5 milioni di euro di fatture da Kryalos sgr per i progetti di via Verziere 11 e via Cavallotti 14. Per il gip c'era "mercimonio della funzione pubblica".
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