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Auto benzina e diesel, salta il divieto del 2035. La Ue pronta a spostarlo
Oggi 12-12-25, 14:49
Il divieto assoluto imposto dall'Unione europea riguardo la vendita di nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035 è destinato a essere attenuato e probabilmente rinviato. Manfred Weber, eurodeputato e presidente del gruppo conservatore del Partito Popolare Europeo al Parlamento di Strasburgo, ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild che la data limite sarà modificata la prossima settimana. La decisione, che dovrebbe essere annunciata dalla Commissione europea martedì prossimo, proprio a Strasburgo, rappresenterebbe una mossa divisiva, che farebbe infuriare gli ambientalisti, i quali sostengono che equivarrebbe a "svuotare" il principale accordo "verde" dell'Ue, ma darebbe respiro all'industria automobilistiche. n base all'accordo, approvato due anni fa , tutte le auto immesse sul mercato a partire dal 2035 dovranno avere emissioni di CO2 pari a zero, il che significherà la fine dei veicoli ibridi e di quelli alimentati esclusivamente con combustibili fossili. Le case automobilistiche occidentali sono "in lotta per la sopravvivenza" con i rivali cinesi. "Tutti i motori attualmente prodotti in Germania possono quindi continuare a essere prodotti e venduti", ha spiegato Weber. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e gran parte dell'industria automobilistica hanno fatto pressioni affinché il divieto venisse modificato per consentire la vendita di veicoli ibridi. La svolta dell'Ue, secondo gli imprenditori, è una vittoria del buon senso, che darà alle case europee più tempo per la transizione ai veicoli elettrici. Tuttavia, il cambiamento non è osteggiato solo dai politici ambientalisti, ma anche da alcune case automobilistiche come Volvo e Polestar: sostengono che spostare la scadenza del 2035 per i motori a combustione tradizionale darebbe un ulteriore vantaggio ai rivali cinesi, che hanno puntato quasi tutto sulle vetture elettriche. Weber ha affermato che la modifica delle norme rappresenterebbe un segnale importante "per l'intero settore automobilistico e garantirebbe decine di migliaia di posti di lavoro", riflettendo le preoccupazioni sul futuro di una delle industrie più importanti d'Europa. Ha inoltre suggerito che l'Ue spianerebbe la strada alla continua vendita di auto ibride plug-in, compresa una futura generazione di potenti ibridi con lunghe autonomie, ma con motori a combustione di riserva per i lunghi viaggi, superiori ai 600 chilometri. "Per le nuove immatricolazioni a partire dal 2035, gli obiettivi delle case automobilistiche per la flotta saranno vincolanti per una riduzione delle emissioni di CO2 del 90%, anziché del 100%", ha dichiarato Weber. Una portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, ha spiegato che la scadenza del 2035 è "ancora in fase di discussione". Ha aggiunto che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva già affermato più volte che esisteva una chiara richiesta di "maggiore flessibilità sugli obiettivi di CO2". Volkswagen, Stellantis, Renault, Mercedes-Benz e Bmw si sono espresse a favore dell'abolizione del divieto, sostenendo che i consumatori non stanno adottando i veicoli elettrici nei numeri previsti quando la data del 2035 è stata approvata nel 2022.
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