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"Avete visto i primi 35 minuti?". Rampini spiazza tutti: narrazione ribaltata
03-03-2025, 11:55
Uno scontro che ha seguito una sorta di copione? C'era qualcosa di costruito a tavolino nella clamorosa lite tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente Usa, Donald Trump, nello Studio Ovale della Casa Bianca? Se ne parla a Zona BIanca, su Rete4. Tra gli ospiti di Giuseppe Brindisi nella puntata di domenica 2 marzo c'è Federico Rampini che alla domanda iniziale risponde: "Qualcosa di preorganizzato c'era, la posizione molto dura di Trump e di J. D. Vance era nota, in particolare la decisione di Trump di stabilire un dialogo con Putin, oserei dire perfino un rapporto preferenziale a questo punto" con il presidente russo, commenta l'editorialista del Corriere della sera. Insomma, andando a Washington "Zelensky sapeva di avventurarsi quasi in territorio nemico". "Io mi riconosco pienamente nel giudizio di Brett Stevens - editorialista del New York Times - è stata una pagina infame" per la storia americana. Tuttavia "non per giustificare, ma spiegare quello che è successo, bisognerebbe vedere gli interi 45 minuti, non solo gli ultimi 10", quelli dello scontro durissimo. Ebbene, nei primi 35 minuti "Zelensky era molto aggressivo, dal suo punto di vista era un'aggressività legittima, ma ha tentato più volte di incalzare Trump costringendolo a dire che Putin è l'aggressore, che Putin è un criminale", ricorda Rampini. Inevitabile a quel punto lo scontro perché "se Trump ha deciso di portare Putin al tavolo di negoziato, quelle cose lì non le può dire e non le vuole dire, perché allora il negoziato non comincia nemmeno".
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